Libertas strizza l’occhio a Casnate
«Per noi sarebbe il massimo, ma...»

I lavori di ristrutturazione del Parini di Cantù, nella primavera prossima, impongono di trovare un’alternativa alla società

Il Palasampietro come alternativa al Parini? «Per noi sarebbe ottimo». Il presidente della Pool Libertas, Ambrogio Molteni, ne è certo: spostarsi al Palasampietro di Casnate con Bernate, specie nelle gare più importanti e, fin da subito, durante i lavori di recupero del vecchio Parini di Cantù, sarebbe una soluzione ottimale.

A dirlo è stato lui stesso, peraltro davanti al sindaco di Cantù, Edgardo Arosio. Beninteso. Nessuno, tantomeno la Libertas, vuole lasciare quello che Arosio ha definito «la casa dello sport canturino».

Al contempo, però, con i lavori di ristrutturazione previsti per la prossima primavera c’è la necessità di trovare una sede alternativa dove far giocare la squadra.

Ecco l’idea di Molteni, che si dice pronto a «impegnarsi per trovare i soldi per mettere il Palassampietro a norma» pur di non doversi trasferire in quella che ormai da un anno è peraltro la sede fissa delle gare casalinghe della Pallacanestro Cantù. L’agibilità del palasport di Casnate, da tempo, è alquanto ridotta.

Parlando del Palasampietro, Molteni strizza l’occhio a quei «duemila posti» che lo renderebbero davvero invitante in prospettiva A2. Per lui, il palasport di Casnate «ha tutto» quello che servirebbe alla sua squadra. Peccato, però, «che non è a norma», considerazione che lo spinge a ipotizzare un suo intervento diretto alla ricerca di una cordata di sponsor pronti a sostenerne la riqualificazione.

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