Cantù, baby gang accusata di violenza
I tre maggiorenni patteggiano: liberi

Risarcito il danno, gli avvocati chiedono ora i lavori socialmente utile e niente carcere. Il giudice deciderà a novembre sulla pena per gli abusi sessuali di gruppo ai danni di una ragazza

Tornano a casa dopo cinque mesi di carcere i tre giovani arrestati lo scorso febbraio dai carabinieri, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina di 16 anni, in concorso con due minorenni (giudicati dal Tribunale per i minori di Milano). Il giudice delle udienze preliminari di Como, Laura Di Gregorio, ha accolto la richiesta di patteggiamento dei difensori di due ventenni, cittadini albanesi, e di un cittadino marocchino di 19 anni, e ha concesso la revoca della custodia cautelare in carcere.

I tre - a carico dei quali resta ora solo l’obbligo della firma - sono anche accusati di sequestro di persona e, per due di loro, era scattata pure la contestazione di cessione di sostanze stupefacenti, per aver passato uno spinello alla loro vittima.

La vicenda, approdata nell’aula delle udienze preliminari, risale al 14 luglio dello scorso anno. Il gruppo aveva chiesto a quattro amiche, studentesse, di trascorrere un pomeriggio in loro compagnia. Una di loro, nel corso di quel pomeriggio, è stata presa di mira - secondo l’accusa - dai ragazzi: «Erano sempre da lei, la toccavano di continuo» aveva raccontato una delle amiche della vittima. E la vittima stessa aveva denunciato: «Sono stata prelevata con la forza dal gruppo, portata in sala e scaraventata sul letto». Risarcito il danno, gli avvocati chiedono ora i lavori socialmente utili e niente carcere. Il giudice deciderà a novembre.

Il servizio su “La Provincia” di venerdì 5 luglio 2019

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