Cantù, dopo i vandalismi, furti al cimitero
La vedova: «È peggio di uno schiaffo»

Vittima una donna di 70 anni: «E ogni volta mi prende una cosa allo stomaco» «Prima hanno divelto l’ulivo, ora portano via la cassettina». In arrivo telecamere sui vialetti

Da capire cosa sia peggio. Se constatare un furto sulla tomba dei propri cari oppure un vandalismo. Di certo, dopo un periodo di danneggiamenti, si riprende con le ruberie, contrassegnate da una buona dose di cattiveria, per non dire bassezza, al cimitero maggiore di Cantù. Le ha provate tutte e due sulla propria pelle una donna di 70 anni. «Quando arrivi alla tomba, al primo momento realizzi che c’è qualcosa che non va. E ti viene una cosa nello stomaco. È come dare uno schiaffo a un indifeso», dice.

A fine agosto, all’anziana, vedova, avevano provato a rubare un ulivo, piantato simbolicamente nella fioriera della tomba, per il marito morto. Il risultato era stato un vandalismo. Ora, il furto. Riuscito.

«Purtroppo i morti non hanno pace - constata con amarezza - Avevo messo questa cassettina fatta da me a mio marito per la festa di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti. L’angioletto era un lumino a pile. Qualche giorno fa ho sostituito la zucca con un alberello piccolo per il Natale. Ebbene: mi sono accorta che purtroppo qualcuno ha portato via tutto. Ha dell’incredibile, veramente. Mi viene voglia di mettere una telecamera per vedere la faccia di quelle persone che hanno il coraggio di fare queste cose».

Fra poco sarà possibile, dato che il Comune di Cantù, con l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo, ha preannunciato l’arrivo di nuove telecamere anche all’interno dei cimiteri, proprio per evitare furti e vandalismi tra le tombe.

La donna ha dapprima pensato di lasciare soltanto la foto del marito - morto 18 anni fa, all’età di 57 anni - visti i continui episodi. Poi ha deciso di provare a lasciare comunque un segno. «Ho costruito una vaschetta con un pezzetto di polistirolo e fiori finti, magari dà meno nell’occhio. Porterò anche un altro lumino. Certo che sparire con 15 euro di cestino... pazzesco. Non sono riuscita a rinunciare a mettere qualcosa sulla tomba di mio marito. I nostri cari ce li portiamo sempre nel cuore».

Non è detto che questi fatti avvengano con il buio: «Ci sono mattine in cui tra i vialetti non c’è in giro nessuno. È un attimo prendere le cose e uscire dal cimitero. Sì, la mia sensazione è che osino durante il giorno». Niente di coraggioso, bensì, all’opposto, viltà.

Christian Galimberti

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