Cantù: risse e bicchieri in vetro
Ecco perché il bar è stato chiuso

Si chiariscono le motivazioni che hanno indotto carabinieri e vigili a porre i sigilli per quindici giorni ai danni dell’Enjoy di via Rebecchino

C’è un lungo elenco di episodi alla base del provvedimento di sospensione dell’attività, che è stato notificato l’altra sera - come anticipato sull’edizione di ieri de “La Provincia” - al titolare del locale Enjoy di via Rebecchino.

Sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Cantù e gli agenti della Polizia Locale di Cantù a notificare la decisione, emessa dalla Questura di Como .

Molti, come detto, gli episodi sottolineati. A cominciare dalla rissa del 10 novembre 2017 alle 22 all’interno del locale e sedata dall’intervento dei Carabinieri di Cantù, oppure alle ripetute risse, registrate tra luglio 2017 e giugno 2018 nelle adiacenze del locale e riconducibili a persone che abitualmente lo frequentano. Il 26 dicembre 2017, militari dell’Arma avevano addirittura arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale di un cittadino sudamericano che aveva aggredito una pattuglia proprio nei pressi dell’esercizio pubblico Enjoy.

Oppure, ancora per citare una delle motivazioni a supporto del provvedimento, la mancata ottemperanza al divieto di vendita e somministrazione di bevande in contenitori di vetro dal 1 giugno al 30 settembre 2017 (divieto emesso con ordinanza del sindaco di Cantù) con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria da parte della Polizia Locale di Cantù.

Da qui la chiusura dell’esercizio pubblico per 15 giorni.

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