Influenza, vaccini a pieno regime
La carica dei 500 a Mariano

Ottima la risposta dei cittadini all’appello: la seconda giornata al Palatenda si svolgerà sabato 27. Apprezzate le “isole” riservate ai medici di base: «Nei nostri ambulatori non ce l'avremmo fatta»

C’è chi è arrivato accompagnato dal figlio, chi ha fissato l’appuntamento con il marito o la moglie e, ancora, c’è chi si è presentato da solo. Sono le cinquecento persone che ieri si sono sottoposte al vaccino antinfluenzale somministrato all’interno del “Palatenda” di Mariano.

Perché un mese dopo la somministrazione dell’ultimo vaccino anticovid, ieri la tensostruttura è stata dedicata alla strategia per fronteggiare l’influenza, un passaggio quest’anno ancora più sentito visto che i sintomi del coronavirus somigliano pericolosamente a quelli del malanno stagionale.

Mezzo migliaio le persone che si sono così presentate in via Don Sturzo. Ad accoglierle un banchetto di volontari che verificavano le prenotazioni, requisito necessario per poter accedere al tendone. Perché all’interno si svolge l’accettazione cartacea che conduce ognuno all’“isola” di somministrazione del proprio medico di base, per poi attendere un quarto d’ora dopo l’inoculazione, secondo il percorso che varrà anche per la seconda giornata di somministrazioni fissata il 27 del mese.

A gestire la logistica, la Croce Bianca che ha raccolto la richiesta di spazio arrivata dai medici di base. «La struttura è ottima» dice il dottore Eugenio Pozzi. Parole sposate dal collega Nicolino Sanzari: «Un anno fa, nel pieno della pandemia, abbiamo vaccinato nella sede della Croce Bianca, ma i pazienti dovevano aspettare all’aperto. Il sito al chiuso è premiato da più di un riscontro positivo dai cittadini. E dimostra che l’ambulatorio deve essere superato a favore di una struttura che mette insieme forze complementari, come il medico, l’infermiere e anche il volontario dove serve».

Perché in ogni “isola” di somministrazione non c’è solo il medico ma anche un infermiere o un altro collega.

Lo spiega Luisa Villa, presente alla giornata, non nella veste di direttore amministrativa di Fondazione Porta Spinola, ma di volontaria.

«È importante tutelarsi dall’influenza perché i sintomi si sovrappongono a quelli del coronavirus» ha ricordato la presidente della Croce Bianca, Paola Erba, che ha messo in campo l’iniziativa. «Abbiamo rimodulato la struttura per dare spazio ai medici per vaccinare più persone possibili, senza attaccare il loro ambulatorio in questo momento di contagi in risalita» ha spiegato.

Da parte sua il Comune ha concesso gratuitamente lo spazio, facendosi carico dei costi di manutenzione ordinaria, internet e riscaldamento. «Mariano fa il suo ruolo per il territorio» interviene in chiusura il sindaco Giovanni Alberti ieri presente all’avvio della campagna antinfluenzale.

Silvia Rigamonti

© RIPRODUZIONE RISERVATA