Slot, anche Cantù taglia gli orari
E sospensione per chi fa il furbo

Domani alle 18 convocata la commissione congiunta per modificare il regolamento

Anche Cantù stacca la spina alle slot: l’amministrazione comunale, come già altre nel Comasco, ha deciso di intervenire riducendo gli orari di funzionamento delle macchinette per dare un segnale concreto nel contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico. Un problema che in città, pur non avendo assunto dimensioni allarmanti, miete vittime. Con i costi anche sociali che questo implica. Un progetto al quale si stava lavorando da qualche tempo, partito da una mappatura della presenza di slot machine e videolottery in città per tracciare un quadro della situazione. «Ci siamo fatti inviare gli ultimi studi in materia – conferma il vicesindaco reggente Alice Galbiati -

per capire quanta parte della popolazione cada nella rete del gioco d’azzardo e i numeri, per quanto non si possa parlare di un’emergenza, ci sono anche su Cantù. E’ un problema che abbiamo ritenuto opportuno regolamentare, e nell’ottica di tante iniziative messe sul campo ci è sembrato importante che anche il Comune facesse la sua parte».

Un anno fa Vertemate con Minoprio aveva emesso un’ordinanza regolamentando gli orari di esercizio dell’attività delle sale gioco e delle slot, riducendolo a otto ore giornaliere. Oggi quell’ordinanza è stata resa ancora più rigida per i recidivi: nel caso in cui la violazione delle disposizioni venga commessa per due volte in un anno non basterà pagare una multa e scatterà la sospensione dell’attività delle macchinette. Nelle settimane scorsa è toccato a Cermenate: anche qui le sale gioco e le slot possono essere attive solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 e da subito è stata prevista la sospensione in caso di recidiva. Ora è la volta di Cantù.

Domani alle 18 è prevista una riunione congiunta di commissione nell’ambito della quale verrà proposta la modifica al regolamento per la gestione delle attività relative all’esercizio dei giochi leciti. In questa sede, quindi, si discuterà la modica alle prescrizioni oggi in essere in città, per introdurre il limite alle ore giornaliere in cui è consentita l’attività delle sale gioco e delle slot, bloccandole quindi il pomeriggio, rifacendosi alle tante ordinanze emanate in Italia e che in molti casi sono state confermate dopo essere finite davanti al Tar.

«Questo è l’atto prodromico necessario - prosegue Alice Galbiati - all’ordinanza di regolamentazione degli orari. Abbiamo approfondito la questione e ritenuto opportuno dare una veste legale, inserendo questa previsione nel regolamento. Poi seguirà l’ordinanza». Dalla mappatura della città è emerso, continua, che «la presenza è importante, e considerando i luoghi sensibili, nelle vicinanze dei quali non è possibile insediare queste attività, non ci sono molti spazi per nuove iniziative di questo tipo». Dopo il passaggio in commissione il regolamento approderà in consiglio comunale, che quindi potrebbe, come uno dei propri ultimi atti prima del rinnovo, approvarlo: «Ho intenzione di inviare questo regolamento a tutte le associazioni di categoria - conferma il vicesindaco reggente - per condividerlo, e spero che ci voglia essere condivisione anche politica, visto che si tratta di una questione la cui importanza è riconosciuta in maniera traversarle».

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