Como calcio
Venerdì 27 Maggio 2011
I giovani del Como
valgono 22 euro al minuto
Ammonta a circa 200mila euro la somma totale ricevuta dalla Lega per l'impiego dei ragazzi nell'ultimo campionato
La regola, che spesso ha anche condizionato alcune scelte di formazione, prevedeva in Prima divisione di utilizzare per tutta la partita almeno due nati nell'89 o in anni successivi, dalla prima alla trentunesima giornata, con la possibilità di “trasgredire” per non più di otto partite. Premiato anche l'utilizzo degli '88 (nel Como solo Morandi e Tornaghi) e degli '87 (Conti, Fautario, Semenzato, Filippini) ma ovviamente in misura minore rispetto ai ragazzi dell'89 (Licata), '90 (Bardelloni, Bossa, Fortunato e Zullo), '91 (Magli), e '92 (Scardina e Romani). Non è ancora stata stilata una graduatoria definitiva, perché bisogna attendere lo svolgimento di play off e play out, che porteranno o toglieranno contributi alle promosse e alle retrocesse, ma sembra che il Como non sia in cima alla classifica.
Il contributo totale ammontava a 16 milioni di euro, equamente suddivisi tra Prima e Seconda divisione. Il Como ha schierato giovani per un totale di circa 10700 minuti e il valore medio di ogni minuto giocato da un giovane è stato quantificato in circa 22 euro: un minuto giocato da un '92 vale più di un minuto di un '87. Nel Como, il giovane più utilizzato è stato Antonio Magli, nato nel '91, che con Emanuele Bardelloni, un '90, ha formato spesso la coppia di giovani su cui costruire la formazione da mandare di volta in volta in campo. Ma talvolta, per indisponibilità o per scelta tecnica, Brevi ha rinunciato a schierare i ragazzi E' successo in cinque occasioni: contro la Paganese in trasferta e in casa, a Gubbio, a Pavia e a Cremona.
La Lega riproporrà alle sue società questa possibilità, portando dei correttivi al regolamento che spingano verso un ringiovanimento delle rose: «La nostra missione - dice Archimede Pitrolo, vicepresidente di Lega Pro - è far giocare tanti giovani, per prepararli a categorie più importanti. E non è vero che chi fa giocare i giovani retrocede: il Gubbio è una delle squadre che ha sfruttato maggiormente questa regola e ha vinto il campionato. Due anni fa il Cesena è stato promosso in B e ha ricevuto più soldi di tutti».
Il Como, come ha già fatto capire il vicepresidente Amilcare Rivetti, non cambierà politica, puntando anche per la prossima stagione sull'utilizzo dei giovani. Ma quest'anno bisognerà rispettare ancor più scrupolosamente le normative e le scadenze federali: chi subirà una penalizzazione in classifica per qualsiasi tipologia di inadempienza, dallo stadio non a norma al mancato pagamento degli stipendi e dei contributi ai tesserati, non potrà accedere in alcun modo alla suddivisione dei contributi federali.
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