Bambini maltrattati,
4 anni alla maestra

CERNOBBIO Educatrice del nido incastrata dalle telecamere: urla e scapaccioni a piccoli di età tra i 3 e i 18 mesi

Lo scorso marzo il clamoroso arresto di una educatrice dell’asilo nido, i cui maltrattamenti contro i bebè erano stati registrati dalle telecamere piazzate dai carabinieri.

Ieri, nove mesi dopo quel caso che aveva avuto grande risonanza anche a livello nazionale, la sentenza di condanna con rito abbreviato a 4 anni della maestra presente in aula, emessa, al termine di una udienza tiratissima dal giudice per l’udienza preliminare Massimo Mercaldo.

La prova principe contro di lei sono appunto quelle immagini inequivocabili e l’audio registrati all’interno dell’asilo nido Rita Fedrizzi di Cernobbio: urla e scapaccioni all’indirizzo dei bambini, età compresa dai 3 ai 18 mesi, che le famiglie di Cernobbio affidavano alla struttura di via Filzi, pensando che fossero accuditi da mani amorevoli.

Maltrattamenti continuati, aggravati dal fatto che la donna è dipendente pubblica e dalla minore età dei soggetti presi di mira, è il capo di imputazione. La Procura di Como (pm Giuseppe Rose) sulla base degli accertamenti condotti dai carabinieri, nella relazione allegata al capo d’accusa scrive di «immotivata veemenza» di «indifferenza al pianto dei bambini» di «condotte violente» avvenute con «abitualità» e, addirittura, con «cadenza quasi giornaliera» ai danni di bambini «poco più che neonati».

«Una condanna si poteva preventivare, benché io abbia chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste o non costituisce reato - dice il difensore della donna, avvocato Livia Zanetti - Ma non di questa misura. Nessuna attenuante è stata concessa, seppure è emerso che l’educatrice attraversava un periodo di stress, nemmeno le generiche. Proporremo sicuramente appello».

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