Orgoglio al nuovo Sant’Anna
«Adesso è completo»

Il direttore dell’azienda ospedaliera Marco Onofri: «Aspettavamo da tanto questo momento, con eliporto e palazzina degli uffici». Nel ricordo del cavalier Enzo Ratti

Un giorno speciale da condividere con Como. «Oggi completiamo l’ospedale. Da tanto aspettavamo questo momento». A dirlo il direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna Marco Onofri in un giorno speciale per l’ospedale di via Ravona, incastonato tra Como, San Fermo e Montano Lucino.

Cinque anni dopo l’ingresso dei pazienti nel nuovo ospedale e la chiusura progressiva dei reparti in via Napoleona, è stato messo l’ultimo tassello del puzzle, quella palazzina per gli uffici che non era stata prevista nel progetto originario. Tre piani e una spesa di otto milioni di euro per quel cubo rivestito in pannelli verde scuro con i rami di un albero serigrafati che accolgono 150 dipendenti e, sul tetto, l’elisuperficie che consente di portare il paziente direttamente in sala operatoria nell’arco di pochissimo tempo. «Una delle elisuperfici più belle d’Italia», come ha detto durante il sopralluogo di una manciata di giorni fa il comandante dell’Enac, «perché libera da ostacoli».

Un legame, quello tra la città di Como e il suo ospedale, che è sempre stato speciale. Un legame che ha stretto forte anche l’elisoccorso, il primo in Lombardia, che l’anno prossimo festeggerà i trent’anni. E che, come ha sottolineato il responsabile del 118 Mario Landriscina, si vede nelle donazioni di imprenditori e non solo. Uno di questi imprenditori, primo presidente della Fondazione elisoccorso, fu Enzo Ratti, fondatore con la moglie Gianna del gruppo Bennet. Una doppia festa, quindi, quella di ieri. Per l’ospedale Sant’Anna e per l’azienda comasca che, nel suo cinquantesimo compleanno, ha voluto fare una donazione all’ospedale cittadino. Ha parlato «da comasca nel nostro ospedale Sant’Anna» Gianna Ratti nel ricordare l’impegno del marito, scomparso nel 1998, per l’elisoccorso.

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