Coronavirus la fase 2 dei trasporti
Su treni e stazioni non si sa ancora nulla

Nessuna certezza su ciò che accadrà lunedì - Negli scali ferroviari della città è tutto come prima - Regione: «Ordinanza specifica entro un paio di giorni»

Como

Tanti dubbi e nessuna certezza o quasi per i collegamenti tra Como e Milano per i pendolari, molti dei quali da lunedì riprenderanno il lavoro. A ieri sera Trenord faceva ufficiosamente sapere di essere in attesa di indicazioni dalla Regione anche per definire l’orario da applicare.

A Como, nelle stazioni di Como Borghi, Como Lago e nemmeno a Como San Giovanni (viaggiano solo i regionali visto che le corse transfrontaliere sono ferme) sono state posizionate cartellonistiche informative agli ingressi e lungo le banchine. Ieri da Ferrovie Nord hanno fatto sapere che nelle stazioni più affollate (Cadorna e Bovisa in primis) saranno modificate le banchine e ci saranno indicazioni su dove sostare e che partirà da Milano per poi essere estesa alle altre stazioni « una campagna di comunicazione specifica, condivisa con Trenord e Regione Lombardia, con affissione di cartellonistica in italiano e inglese, sulla gestione dei movimenti nelle stazioni e le misure di comportamento. Saranno coperti in via prioritaria i 20 principali scali dove transita il 70% degli utenti». Previsti anche messaggi sonori in tutte le stazioni e videomessaggi.

Da Rfi, per quanto riguarda San Giovanni, fanno sapere che «si sta lavorando per adeguare le stazioni con la segnaletica».

La Regione Lombardia ha annunciato ieri, un’ordinanza specifica «entro un paio di giorni», ma il tempo ormai stringe visto che oggi è festa, poi ci sono sabato e domenica e da lunedì è prevista la “Fase 2”. Molti sceglieranno di utilizzare l’auto per spostarsi, ma certamente crescerà il numero dei passeggeri rispetto alle ultime settimane di lockdown. L’annuncio dell’ordinanza è arrivato dall’assessore ai Trasporti Claudia Terzi, in commissione Infrastrutture. «Ci stiamo lavorando con tutti i portatori di interesse - ha dichiarato - e preciserà tutti gli elementi che secondo noi non sono stati precisati negli allegati del Dpcm e porrà i livelli di servizio che dovranno essere garantiti».

Nel frattempo emergono indicazioni sulle corse. Trenord, ha detto sempre Terzi, «sta testando un’app che diventerà a breve realtà e che permette di monitorare in tempo reale il livello di affollamento dei treni” per evitare che in banchina ci siano più persone rispetto a quelle che possono di fatto salire sul treno». La misurazione della temperatura sarà fatta a campione. Le linee con i capoluoghi principali e Milano «devono essere garantite fin da subito con un’offerta che è pari all’80%, se non 100% rispetto al periodo pre-Covid» e «per garantire questa attività su queste direttrici», anche «con treni rinforzati con più carrozze, si dovrà rivedere l’organizzazione di altre linee».

Dal Movimento 5 Stelle è arrivata una dura reazione: «La Regione si sta dimostrando impreparata».n 

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