I nuovi emigranti
Vivono all’estero
48mila comaschi

Ogni anno più di mille lariani lasciano l’Italia. Svizzera e Regno Unito sono le mete più gettonate

Mille comaschi ogni anno fuggono verso l’estero. E la nostra città è quella che, in Lombardia, ha la percentuale maggiore di cittadini iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero.

Un esercito di nuovi emigranti fotografato nel “rapporto italiani nel mondo” realizzato dalla Fondazione Migrantes. Complessivamente sono 48.361 i comaschi iscritti nel 2018 all’Aire, un anno prima erano 48.164. Una differenza di poco meno di duecento persone che però non deve trarre in inganno, perché il saldo migratorio è decisamente più importante. La bilancia dei rimpatri e degli espatri riferito al 2015 racconta di 1.619 comaschi in fuga verso l’estero e solo in 530 tornati a casa. Un saldo migratorio negativo per 1089 unità.

Tra le province lombarde per numero assoluto di residenti all’estero siamo al quarto posto dopo Milano, Varese e Bergamo. Tra tutti i Comuni lombardi per numero assoluto di residenti all’estero Como è al secondo posto dietro solo alla grande metropoli milanese e davanti a città importanti come Bergamo e Brescia. Ma, soprattutto, Como è al top per percentuale di residenti all’estero: ben l’11%, contro quasi l’8% di Pavia e il 6% di Milano.

A livello nazionale, inoltre, la città di Como è nella top 25 dei Comuni con più iscritti all’Aire, al 24esimo gradino. Per la precisione sono 9.490 i nostri concittadini iscritti all’Aire, un numero che corrisponde all’11,4% del totale dei residenti in città. È vero che il dato comasco è gonfiato della vicinanza con la frontiera, i comaschi che hanno preso casa in Svizzera sono 19.993. Ma la Svizzera resta, comunque, la destinazione preferita da tutti i lombardi, con 101.687 emigrati, seguita dall’Argentina (56.547) e dal Brasile (44.768). Tolta la confederazione elvetica, nella classifica delle nazioni dove vivono più comaschi figurano per ragioni storiche l’Argentina (7.358 iscritti all’Aire) e l’Uruguay (2.758), seguono il Regno Unito (2.068) e la Germania (1.911).

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