La città pazza di gioia per l’Italia
Ma qualcuno ha esagerato

Notte di festeggiamenti in strada. Caroselli e clacson anche fino dopo l’una del mattino

A ieri nessuno si era presentato a formalizzare eventuali denunce, ma la festa per la vittoria dell’Italia in semifinale contro la Spagna e l’accesso alla finalissima di domenica, dopo la mezzanotte ha registrato anche qualche eccesso di troppo, con alcune chiamate arrivate pure al centralino del numero unico d’emergenza 112. Nulla di clamoroso, sia detto fin da subito, ma con la scusa dell’euforia e della folla qualcuno ha esagerato.

La città, che dopo le 20.30 di martedì sera era diventata sostanzialmente deserta, nel giro di pochi minuti dopo le 23.45 (ovvero quando Jorginho ha segnato il rigore decisivo) è passata dal silenzio assoluto al caos più totale.

Caroselli d’auto, Tricolori, clacson un po’ in tutta la convalle e in particolar modo lungo il Girone. La zona maggiormente congestionata, dove si sono creati “tappi” che poi hanno avuto ripercussioni su tutta la viabilità nel girone con code che neppure in un giorno di punta con tanto di festa in Svizzera, è stata indubbiamente quella di piazza Matteotti. E, in particolar modo, l’ultimo tratto di via Ugo Foscolo. Qui folle di ragazzini si sono radunate per festeggiare e hanno cominciato a “danzare” davanti alle auto che passavano mostrando le bandiere dai finestrini.

All’inizio la situazione è rimasta assolutamente tranquilla. Anzi, gli automobilisti per primi stavano al gioco suonando il clacson a ritmo dei canti e dei cori delle persone a piedi. Poi, dopo la mezzanotte, la situazione ha iniziato un po’ a degenerare. In particolare alcuni giovani - e anche qualche meno giovane - hanno cominciato a far “ballare” le auto in transito (piazzandosi ai lati muovevano l’abitacolo facendolo oscillare) quando non, addirittura, hanno cominciato a saltare letteralmente sui cofani e sui tetti delle autovetture di passaggio.

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