«Lido al vecchio gestore?
Si chiama Locatelli...»

Il Comune caccia la società che ha vinto la gara. Rapinese: «Ma così ritorna il fratello di un assessore»

Anche sulla gestione del lido di Villa Olmo il Comune rischia di combinare un pasticcio. Ne sono convinti i consiglieri di opposizione, in particolare quelli della lista Rapinese Sindaco, pronti a denunciare nei giorni scorsi - con Fulvio Anzaldo, avvocato - una serie di stranezze legate a questa vicenda. L’Amministrazione ha affidato a una società di Verona, la Sport Management, la gestione dello stabilimento di via Per Cernobbio, salvo poi annullare tutto per una presunta irregolarità.

In particolare, l’ufficio legale di Palazzo Cernezzi e la responsabile del settore Patrimonio Rossana Tosetti hanno messo nero su bianco che la società in questione non ha titolo per gestire la struttura e le piscine in quanto il legale rappresentante aveva rimediato una condanna, mai riferita nei documenti presentati all’epoca della gara. Sport Management ha impugnato il provvedimento del Comune spiegando che si trattava di una condanna in primo grado, poi cancellata in Appello (assoluzione piena), quindi il contratto sarebbe assolutamente valido e corretto. Come se non bastasse, è in corso una battaglia legale con i vecchi gestori del lido, promotori di una serie di ricorsi al Tar per chiedere l’annullamento del bando di gara e la successiva assegnazione dello stabilimento al gruppo veneto.

E qui arriviamo alla novità delle ultime ore, annunciata dal consigliere Alessandro Rapinese. Sotto osservazione finiscono proprio i vecchi gestori, in particolare Maurizio Locatelli (l’altro socio è Giorgio Porta). Rapinese è intervenuto in aula e ha depositato un’interrogazione per chiedere - provocatoriamente - se «Locatelli sia parente diretto dell’assessore Amelia Locatelli» (è noto che si tratta del fratello). «L’Amministrazione ha discriminato un cittadino che, come tutti, è innocente fino al terzo grado di giudizio, e per di più in questo caso è stato assolto con formula piena in Appello - dice Rapinese - Con la revoca della concessione, che è un errore evidente, il lido tornerebbe ai precedenti gestori? A maggior ragione chiedo formalmente di sapere se ci sia un legame di parentela tra un assessore di questa giunta e il signor Locatelli». «Questa vicenda al pari di altre mi porta a dire che c’è una gran confusione all’ufficio legale, mi auguro che il sindaco lo capisca. Da tanti anni sono in consiglio ma non ho mai avuto così tanta paura. La struttura non tiene, se gli uffici sbagliano anche su cose banali non so cosa potrà accadere in futuro».

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