Patenti, il sospetto:
150mila euro di tangenti

È la stima della Polstrada nell’inchiesta per corruzione sul direttore della Motorizzazione

Il pieno alla Mercedes? Ci pensava l’autoscuola. Il conto al ristorante? Bastava un colpo di telefono al responsabile dell’autoscuola. La spuntatina ai capelli dal parrucchiere? Offerta dall’autoscuola, che domande. Se quanto sta emergendo dall’inchiesta sulla presunta corruzione che ha travolto il direttore della Motorizzazione, Antonio Pisoni, sarà confermato alla fine dell’inchiesta, quello che i poliziotti della stradale di Como hanno scoperto rischia di essere uno degli scandali corruzione più grossi che la nostra città ricordi.

Alla fine degli interrogatori dei responsabili delle tre autoscuole arrestati a maggio su richiesta della Procura, gli inquirenti - oltre alla polstrada l’inchiesta è condotta anche dalla Guardia di finanza - stanno cercando di fare una stima dell’entità delle tangenti pagate. Una stima - per difetto e tutta da confermare - che sulla base di tariffario, numero di esaminandi e sezioni d’esame potrebbe arrivare a 150mila euro in cinque anni.

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