Province, le imprese vogliono Varese
Guffanti: «Superare i campanilismi»

Le associazioni rilanciano il documento nonostante la ritrosia di Lecco.

Il presidente di Ance: «Riunificare il lago non basta, bisogna puntare su tutta l’area insubrica»

Como

Un rebus per il momento senza soluzione. Lecco ha una salda alleanza con Monza ed è pronta ad accogliere Como ma senza Varese. Como, per parte sua è divisa, ma spinge attraverso tutte le principali associazioni di categoria (Unindustria, Ance, CdO, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti) per l’unione con Lecco e Varese. Un’indicazione perentoria nel documento predisposto un paio di settimane fa e consegnato al sottosegretario Daniele Nava. «Il proposito è molto semplice ed è quello di spingere per un ente di area vasta che abbia una massa critica di un certo rilievo - spiega Luca Guffanti, presidente di Ance - il superamento dei cosiddetti enti intermedi può avere un senso se è davvero tale, altrimenti tanto vale lasciare le cose come stanno. La scelta di Varese con Como e Lecco non è casuale: la regione insubrica ha elementi di omogeneità e bisogni comuni. Credo che questa riforma possa essere un’occasione, può essere colta però a patto di lasciar perdere i campanilismi, diversamente non andremo lontano».

Su La Provincia del 27 aprile

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