Venditore a domicilio
litiga con il cliente
Botte e arriva la polizia

Si presenta in una casa e propone un contratto per l’energia elettrica - La lite finisce malissimo

Como

I poliziotti della squadra volante della Questura di Como sono stati costretti a intervenire, nel primo pomeriggio di martedì, in un’abitazione di via Alciato a causa di una lite degenerata in botte. Protagonisti il proprietario di casa, da dov’è scattata la richiesta d’intervento al 112, e un rappresentante porta a porta per conto di una società di energie elettrica.

La chiamata alla centrale operativa della Questura è arrivata poco prima delle 14. Motivo della richiesta d’intervento il parapiglia tra i due uomini. Succede che a casa di una coppia di cinquantenni della via riceve la visita a casa del rappresentante della società di distribuzione di energia elettrica, un comasco di 33 anni. Il venditore si siede al tavolino, nella casa della coppia, assieme a marito e moglie per proporre la sottoscrizione di un contratto con la sua società. Ma l’evoluzione è del tutto inattesa, perché un banale battibecco si è trasformato in botte con tanto di intervento da parte della polizia.

Le versioni dell’una e dell’altra parte, come spesso avviene in questi casi, divergono e non di poco. Secondo il rappresentante mentre stavano discutendo delle offerte il proprietario di casa avrebbe iniziato a inveire contro di lui e, afferrato un ombrello, avrebbe cercato di colpirlo inseguendolo.

Secondo il residente di via Alciato, invece, a cominciare sarebbe stato il rappresentante, il quale avrebbe iniziato a inveire contro la coppia - con tanto di insulti - nel momento in cui hanno rifiutato le offerte loro proposte.

Di sicuro è volato più di uno spintone, ma alla fine nessuno dei contendenti ha voluto farsi medicare in ospedale. E, con ogni probabilità, l’intervento dei poliziotti è stato sufficiente a riportare la calma e a convincere entrambe le parti a desistere dall’idea di formalizzare una denuncia.

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