Cultura e Spettacoli
Giovedì 11 Dicembre 2014
La Freccia della poesia
ora punta dritta al Lario
Dopo il successo del treno che ha attraversato lo Stivale da Napoli a Milano sabato scorso, il 21 marzo 2015 il Gran tour poetico comincerà un giro d’Italia a tappe partendo da Como. Le immagini e il video della regista lecchese Sabrina Bonaiti
«Solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente».
Così disse Tiziano Terzani nel suo testamento morale “Anam il senza nome”. E oggi possiamo testimoniare che di persone disposte a pensare diversamente in Italia ce ne sono più di quanto non si creda. Sabato scorso ne abbiamo incontrate centinaia e centinaia sulla Freccia della poesia, un treno carico di versi e note che ha attraversato l’Italia da Napoli a Milano, con happening in tutte le stazioni.
Un altro Garibaldi (diversi poeti si sono anche travestiti per rendere più festosa la giornata) e altri Mille hanno ricucito lo Stivale con il magico collante della musica, della parola e della bellezza. Ci sono, anzi ci siamo riusciti, per qualche ora. Il progetto, infatti, è partito da tre militanti della poesia sparsi tra le (Pre)Alpi e il Mediterraneo: chi scrive, comasco, Flaminia Cruciani di Roma e Gianpaolo Mastropasqua di Bari. E subito si è instaurata un’importante sinergia con il Progetto Mitomodernista lanciato di recente da Tomaso Kemeny, indomito leone della poesia italiana ed europea, con lo stesso obiettivo di dare una scossa alla culla della cultura che da qualche tempo di è addormentata tra la sue medesime lenzuola. Proprio Kemeny è stato il cerimoniere della lettura finale in uno dei luoghi simbolo di Milano, che nel 1910 era stato teatro della “Rissa in galleria”, scatenata da un happening futurista, ed eternata in un quadro di Umberto Boccioni. Questa volta la conclusione è stata di segno opposto: finita la lettura, usciti dalla Galleria sotto la luna piena che si stagliava sopra le guglie del Duomo di Milano, i poeti (una cinquantina quelli che hanno letto nel capoluogo lombardo e circa altrettanti nelle stazioni, con una significativa pattuglia lariana composta, tra gli altri, da Chiara Ragazzi, Laura Garavaglia, Wolfango Testoni e dalla regista Sabrina Bonaiti della quale potete vedere qui sotto il video dell’evento) hanno volantinato poesie e regalato libri. C’è chi ha avuto la ventura di scambiare un proprio testo con un braccialetto portafortuna di un venditore ambulante africano.
Non un semplice braccialetto, ma , poeticamente parlando, un “correlativo oggettivo”, che indica la strada per future azioni poetiche aperte all’Italia e al mondo. Un Grand tour poetico, che prenderà il via in una data e da un luogo fortemente simbolici: il 21 marzo 2015, giornata mondiale della poesia ma anche compleanno di Alda Merini, da Como, “porta d’Europa” da cui tradizionalmente partivano i Grand tour dell’Ottocento, quelli dei Goethe e degli Stendhal, nonché città di cui è originaria la famiglia Merini e dove esiste uno straordinario ex manicomio, immerso in 300mila metri quadri di parco, ideale per ospitare la prima tappa dedicata al tema “poesia e psiche”. Seguiteci su www.grandtourpoetico.com. Pietro Berra
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