«I miei tre passi sull’Everest»
Brienno, le ferie speciali di Matteo

Il giovane non è uno scalatore professionista: «Solo un hobby»

C’è chi, per staccare la spina dalla routine, si concede una bella settimana al mare oppure una vacanza culturale, in una città d’arte.

E poi c’è “Matt”, che per rilassarsi fa il giro dei tre passi dell’Everest, per un totale di 12 mila metri di dislivello in 22 giorni di “vacanza”. Matteo Fietta, residente da qualche mese a Brienno e originario della Svizzera, ha optato per una sgambata che non è certo comune a tutti, ma non impossibile da portare a termine.

Matteo non è uno scalatore professionista, per lui al momento la montagna è un hobby anche se, va detto, nelle sue gambe c’è un’adeguata preparazione. E così si è trovato sull’Everest a dormine con -14°, condividere insieme a compagni d’avventura conosciuti strada facendo angusti spazi, rinunciare ai servizi igienici, così come ad una doccia per 15 giorni e nutrirsi con ciò che c’era, tornando a casa più leggero di 5 chili. La luce nei suoi occhi mentre racconta l’esperienza, però, fa capire che ne è valsa davvero la pena.

Il racconto completo sul quotidiano La Provincia in edicola martedì 17 dicembre 2019

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