Pendolari in ritardo per le esplosioni sulla statale Regina: «Chiederemo che cambino l’orario»

Griante Anche ieri mattina i “botti” nel tunnel hanno causato il blocco del traffico in Regina. Il sindaco Ortelli: «Scriverò ad Anas e all’impresa, ribadendo di non effettuarli tra le 7 e le 8»

«Speravo che la polemica dei mesi scorsi, durante le prime “volate” alla galleria di servizio, fosse servita ad Anas e Consorzio Sis per meglio calibrare gli orari in cui utilizzare gli esplosivi. Così non è stato. Oggi (ieri, ndr) la statale è rimasta chiusa al traffico un quarto d’ora alle 7.30 per la “volata” al salto di montone. Tutto ciò non è tollerabile».

La contestazione

Il sindaco Pietro Ortelli ieri mattina era contrariato e questo perché nell’ora di punta del mattino in località Ca’ Bianca si è dato corso ad una volata - 2 metri di scavo - tramite esplosivo che ha paralizzato la viabilità nei due sensi di marcia, con il pulmino scolastico di Griante in ritardo per il “secondo giro” verso Menaggio e con numerosi pendolari che hanno contattato il primo cittadino, esprimendo tutto il loro disappunto. Per inciso, in una manciata di minuti la coda aveva raggiunto quasi il Lido di Cadenabbia e nell’altro senso di marcia aveva per tre quarti occupato la galleria “Crocetta”.

«Mi sembrava di essere stato chiaro mesi fa. Eppure, nonostante la collaborazione più volte richiesta da Anas e impresa al Comune, siamo tornati punto e daccapo - sottolinea il primo cittadino -. Conto di scrivere una lettera ad Anas e impresa e per conoscenza al prefetto Andrea Polichetti ed al presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca. Di sicuro, ad entrambi sottoporrò la questione durante il Tavolo di coordinamento del 5 febbraio, in cui sarà presente anche Anas. Non accetto il fatto che gli orari del cantiere non coincidono con quelli del traffico veicolare. Tutti hanno diritto di lavorare, inclusi i pendolari che transitano dalla Ca’ Bianca. Peraltro c’è il rischio che in coda restino anche i bus di linea». La chiusura lunga un quarto d’ora della statale è da ricondurre anche alla pulizia della sede stradale, in cui inevitabilmente data la vicinanza dell’imbocco nord del salto di montone (o galleria di svincolo), è finita una modica quantità di materiale, subito ripulita dagli addetti del cantiere. “Anas mi aveva assicurato che sarebbero stati evitati gli orari di punta. Evidentemente qualcosa è cambiato ed è giusto che durante il Tavolo sulla variante venga spiegato il motivo di questo cambio di rotta”, fa notare ancora il primo cittadino.

La minoranza

E sui lavori della variante della Tremezzina è intervenuto, sempre ieri, anche il gruppo d’opposizione “Griante Prima di Tutto”, con il capogruppo Norberto Fasoli che, via social, ha rimarcato come «il trasporto dei materiali di risulta da Colonno a Tirano - 107 chilometri sola andata - attraversando tutti i nostri Comuni, Griante incluso, appare come un qualcosa di paradossale. Non si poteva assumere una decisione con maggiore di razionalità? Tra l’altro tempi e costi hanno un loro peso specifico in queste dinamiche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA