Transizione digitale. Metà delle imprese ha superato l’esame

Competenze Online il questionario di autovalutazione. Il 15% delle aziende ottiene un punteggio da specialista mentre il titolo di campione viene conquistato dal 5%

Maturità digitale, un’impresa lariana su due è “specialista” mentre poco più che una su dieci è “esperta”. I dati provengono dal self-assessment Selfi 4.0, un tool gratuito messo a disposizione dai Punti impresa digitale delle Camere di commercio, a supporto dell’attività di orientamento e accompagnamento alle imprese di tutti i settori, verso la doppia transizione digitale ed ecologica.

«Strumenti che consentono di mappare la maturità digitale dell’impresa e del singolo individuo, ma anche strumenti specifici pensati per valutare la sostenibilità della propria azienda rispetto alle tre principali dimensioni ambientale, sociale e di governance, e per sondare rischi e vulnerabilità a livello di sicurezza informatica» spiega Immacolata Tina, responsabile u.o. Innovazione e digitalizzazione della Camera di commercio di Como-Lecco.

Selfi 4.0 è un questionario online di autovalutazione che l’impresa può realizzare in completa autonomia, al termine della compilazione riceve automaticamente un report che riassume i livelli di digitalizzazione raggiunti in ciascun processo o area oggetto di valutazione. Nel 2023 il 31,9% delle imprese delle province di Como e di Lecco che hanno risposto al questionario è risultato “apprendista” (era il 45,8% nel periodo 2017-2022), il 47,2% “specialista” (era il 38,3%), il 15,3% “esperto” (era il 10,2%) e il 5,6% “campione” (era il 3,5%) che rappresenta il gradino più alto della classifica. Lo scorso anno è scomparsa la categoria più bassa “esordiente” che invece dal 2017 al 2022 aveva riguardato il 2,1% delle imprese.

«Gli strumenti messi a disposizione partono dai più semplici come Selfie 4.0 che l’impresa può compilare online fino a quelli più avanzati che prevedono un incontro con i nostri digital promoter».

Sono attivi da qualche tempo, ma le aziende non li amano moltissimo, li utilizzano circa cento realtà lariane ogni anno, perché sono impegnativi, bisogna rispondere a questionari con domande specifiche, la Camera di Commercio li promuove anche attraverso i bandi che lancia. «Sono importanti per capire a che livello sono le realtà del territorio, uno strumento di misurazione che serve in prima battuta a loro, ma anche a noi per tarare al meglio le nostre azioni in base al grado di maturità digitale delle imprese, articolando le iniziative in base ai bisogni reali del territorio, tra fragilità e punti di forza.

Sono utili ad attivare ascolto e analisi, da cui deriva anche l’indirizzamento verso strutture della rete territoriale che operano sui temi dell’innovazione». Gli stessi dati, in forma anonima, vengono poi aggregati a livello nazionale per orientare le politiche in materia.

Uno step necessario per fare una fotografia dello stato dell’arte della propria realtà: «Misurarsi è importante per capire cosa si può fare e come farlo. Ne abbiamo attivati diversi e sono tutti presenti nella pagina dedicata del nostro sito Assessment Pid. Sono strumenti che guardano anche ad altri aspetti dell’attività aziendale come la sostenibilità con Sustain-ability, anche questo gratuito, per misurare la propria sostenibilità in autonomia, un primo livello che serve per calibrare sé stessi, per capire dove si è collocati, può essere propedeutico per esempio al Report di Sostenibilità».

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