Cade e muore in Sicilia: addio alla prof Cannata

Tavernerio Tragedia a Taormina, la terra natale dell’insegnante di musica Scivolata mentre stava facendo una passeggiata con i cani. Aveva 66 anni

Improvvisa e inattesa scomparsa della professoressa Giuseppina Cannata, 66 anni, a seguito di una caduta accidentale, avvenuta nei giorni scorsi a Taormina.

Gli amici raccontano che si trovava nelle terre d’origine della sua famiglia con i suoi amati cani: sarebbe caduta. Inizialmente non avrebbe nemmeno dato peso alla cosa, poi la situazione nelle ore successive è precipitata e la professoressa è stata trasportata all’ospedale di Messina: inutili i tentativi di salvarle la vita, Purtroppo non ce l’ha fatta. In pensione da due anni, la professoressa di musica abitava a Tavernerio e ha insegnato per 43 anni: una vita intera di lavoro trascorsa quasi interamente alla scuola secondaria di primo grado “Rufo” di Alzate Brianza. Generazioni intere di studenti della scuola alzatese, a partire già dagli anni Ottanta l’hanno conosciuta e apprezzata come docente. Negli anni ha poi diviso il suo orario tra Alzate e Lurago d’Erba, le cui scuole ex medie appartengono allo stesso istituto comprensivo statale “Carlo Porta”, che ha la sede della direzione didattico proprio a Lurago. In passato, come raccontano i colleghi, aveva vissuto a Como e poi a Urago di Tavernerio, sotto le pendici del Monte Orfano, dove era residente tuttora.

La notizia della caduta e del conseguente decesso ha lasciato sgomenti e sotto choc alunni e colleghi. Fino a giugno 2021 è stata in cattedra ad Alzate prima del meritato pensionamento. Carattere forte, grande appassionata di musica e strettamente legata ai suoi alunni per i quali si è sempre spesa non solo per trasmettere un sapere didattico, ma soprattutto per insegnare loro la bellezza e la centralità della musica nella vita di ciascuno. La preside, Primula Visconti, le rende omaggio: «L’ho conosciuta in questi ultimi anni e in lei ho sempre trovato una grande passione per l’insegnamento e una grande creatività – commenta – Era determinata e decisa: un carattere forte e una grande professionalità. Intere generazioni la ricordano con affetto e gratitudine”. Tra i colleghi il ricordo commosso di Caterina Aumenta, insegnante di religione, che ha lavorato con lei fin dal lontano 1990: «La notizia del suo decesso ci rende tutti molto tristi – commenta – Era una grande collega e una grande donna: era sempre propositiva, molto attenta a programmare e a insegnare con passione. Era riservata, ma al tempo stesso sapeva ascoltare, supportare e dare consigli. Molti alunni, tra cui i miei figli, ricordano tanti aneddoti e tanti momenti vissuti insieme a lei. E’stato un onore averla avuta come collega per tanti anni». Graziano Salvadè, docente di lettere e collega fino ad alcuni anni fa, è stato quasi vicino di casa. Abitavano a poche centinaia di metri di distanza, anche se cambia il paese: Salvadé è di Montorfano.

«Giuseppina era una collega di grande cultura e con un tratto umano unico – commenta – Passava spesso di qui coi suoi cani, che amava, e se poteva si fermava a salutare me e mia madre. Non ci credo ancora alla notizia del suo decesso. L’avevo incontrata un mese fa. E’stata davvero un’ottima collega e una bravissima persona».

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