Addio mamma Sara, morta a 36 anni. «Un grande esempio per i tuoi bambini»

Villa Guardia Lascia due figli piccoli e il marito, con cui gestiva in una stazione di serviziot. Portata via da un tumore. Il ricordo delle amiche: «Eri un tornado, hai combattuto fino alla fine»

Una mamma, grande nell’amore per il suo Christian, 11 anni e per la sua Melissa di 10. Una moglie che per 15 anni con Claudio ha lavorato a lungo per far partire e crescere la loro attività a Colverde, alla stazione di servizio sulla Garibaldina, dove Sara Raimondi lavorava con Claudio Belgiovine, con quel sorriso che è impossibile dimenticare ed una risata contagiosa che ti diceva che la vita è bella, ogni giorno.

Occhi luminosi

Sara Raimondi aveva compiuto 36 anni poco meno di un mese fa e venerdì quegli occhi belli, luminosi e trasparenti li ha chiusi per sempre, portata via da un tumore contro cui ha lottato senza paura. Dava forza alle amiche che magari stavano passando un brutto periodo, mentre lei faceva la chemio. «Arriveranno le cose belle, tu non ti arrendere», questo l’ultimo post di Sara, scritto il venerdì prima che le sue condizioni di salute si aggravassero irreparabilmente.

Le mamme che con Sara hanno camminato insieme negli anni della scuola dell’infanzia e in quelli della primaria si fanno forza e insieme la ricordano: «Sara era un tornado, sempre in movimento, chiunque la conoscesse non poteva fare a meno di volerle bene, era un’amica speciale, la sua perdita è devastante», dice Sara Galia.

«Ricordo benissimo quel giorno, lei aveva appena partorito ed era in sala d’attesa, io dovevo partorire. Mi disse: basta cantare, hai rotto. Io non stavo cantando, ma pregando – dice Yossera Fakhro – la conoscevo dalle elementari e ha sempre avuto quel carattere forte».

«Una donna forte con un gran carattere e senza peli sulla lingua, io la adoravo», fa eco Simona Castorina. «La Sara: era lei sempre sorridente, forte, con tanta voglia di affrontare la vita giorno per giorno. Non importava cosa riservasse la giornata, l’importante era avere il sorriso, quello che ha trasmesso sempre alle sue piccole creature”, questo il pensiero di Daniela Toso che si unisce a quello di Cinzia Caminiti: “Una giornata ventosa l’ha fatta volare via, lontano da questa terra, lasciando un vuoto enorme. Era davvero una persona da cui prendere esempio, forte e dolce allo stesso modo».

«Sempre pronta ad aiutare»

Mamme, amiche, donne che hanno condiviso lo sguardo sui figli pensando quel che Sara diceva dei suoi: «Siete la mia gioia e la mia disperazione contemporaneamente».

«Sara era eccezionale, sempre pronta per tutti – dice Daniela Bini - lascia un vuoto enorme, ma ci resterà per sempre la sua luce, la sua risata inconfondibile, la sua voglia di lottare e dare forza a tutti anche quando di forza ne aveva bisogno lei». Nata il 26 maggio 1987, Sara diceva che le piaceva l’amicizia, quella vera. «Sembra ieri che percorrevamo a piedi la strada verso la scuola, appuntamento fisso davanti a casa sua, la sua nonna che salutava dal balcone – ricorda Carlotta Clerici – Poi arrivò quel maledetto giorno, quando nei suoi occhi ho letto la paura. Ma ancora una volta non si è abbattuta, anzi, dava sostegno a tutti dicendo di non preoccuparsi». L’ultimo saluto a Sara, domani, alle 10.30, al santuario di Maccio.

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