Beffa del riscaldamento a scuola. Appena riparato, subito guasto

Grandate Si è rotto un tubo nel fine settimana, effettuata la riparazione. Dirigente scolastico e sindaco hanno avvisato i genitori già domenica

A lezione indossando nuovamente il piumino o portandosi una coperta da casa, la settimana scolastica per i ragazzi delle medie è iniziata in modo anomalo perché in classe ieri ha fatto (ancora) freddo. Di nuovo, colpa di un tubo che si è rotto durante il week end. Verifiche tecniche fatte alla presenza del sindaco Alberto Perverelli e del dirigente scolastico, Raffaella Piatti, nella giornata di domenica hanno fatto scattare subito una lettera indirizzata a tutti i genitori in modo da preavvertirli della situazione “freddo a scuola” che si è ripresentata dopo una decina di giorni dalla risoluzione dei problemi avuti con il nuovo impianto termico, «una sfortuna che si accompagna ai disagi avuti nelle scorse settimane», come ha scritto la preside.

«Una sfortuna»

Il disagio questa volta non è dipeso dal difetto che era stato riscontrato nel nuovo impianto di riscaldamento che il Comune ha rimodernato nei mesi estivi con una spesa di 177 mila euro rivolti a diversi interventi, non solo il riscaldamento, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche, bensì dalla rottura accidentale di un tubo. Uno sfortunato evento accaduto quando tutti ancora si ricordavano del freddo avuto dopo il ponte dei Santi che ha riportato i quasi 200 studenti e il personale scolastico a prendere adeguati provvedimenti per non battere i denti.

I ragazzi e le famiglie sono stati avvertiti che l’impianto di riscaldamento sarebbe stato in funzione solo al pian terreno, mentre i tecnici sin dalla mattina di ieri hanno lavorato per permettere di riscaldare anche le aule ai piani superiori del plesso intitolato a Luigi Carluccio. Problema risolto verso le 10.30, ma i genitori dei ragazzi di Grandate e di Casnate con Bernate sono stati avvertiti subito.

Abbigliamento a strati

Condividendo le decisioni con il sindaco il dirigente scolastico ha consigliato un abbigliamento ‘a strati’ e ha invitato i docenti “a gestire una mattinata scolastica ‘distensiva’ evitando scrupolosamente ogni verifica al fine di non penalizzare coloro che eventualmente saranno assenti.” L’ipotesi chiusura scuola era stata valutata, ma “è stata messa da parte per evitare di penalizzare le famiglie.”

E comunque nella giornata di ieri il freddo che si è sentito tra i ragazzi non è stato tanto quello di una scuola senza riscaldamento, bensì quello che tutti hanno avuto nel cuore riflettendo insieme agli insegnanti sul drammatico epilogo della storia di Giulia Cecchettin, anche su questo aspetto il dirigente, Raffaella Piatti, ha invitato a pensare ed è stato organizzato un minuto di silenzio in memoria di Giulia.

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