Christian, dall’obesità all’ossessione per il body building: il coraggio di ritrovarsi

La storia Christian Baggioli ha finalmente acquisito consapevolezza del proprio corpo, liberandosi dalle ossessioni al riguardo, ed è pronto a raccontare questo travagliato percorso: «Oggi sono pronto a trasmettere agli altri il mio percorso»

«Sono stato obeso, magro e poi body builder. Ho fatto il giro completo: dal mangiare di tutto e male, arrivando a pesare a 25 anni 140 chili per 1 metro e 82 di altezza, fino a sviluppare un’ossessione esasperata per la mia forma fisica. Oggi sono sereno, consapevole del mio corpo. Non rincorro più l’allenamento a tutti i costi e mi sento pienamente a mio agio, anche se i cuscinetti degli addominali non si vedono più come prima. Poco male, ormai per me il peso ideale non esiste, è solo un numero sulla bilancia».

La storia di Christian Baggioli, classe 1986 di Mariano Comense, è innanzitutto una storia di consapevolezza. Ha iniziato giovanissimo a convivere con l’obesità fino al cambiamento prima personale e poi nelle scelte di vita e in quelle professionali.

L’obesità è spesso una patologia familiare che si trasmette con le abitudini alimentari e attraverso anche il patrimonio genetico. A volte cela sofferenze psicologiche, traumi, dolori che incidono profondamente nello sviluppo di una persona e nella sua relazione con il mondo fuori e dentro di sé.

La relazione

«Ho sempre avuto la tendenza a ingrassare - racconta Christian - così come i componenti della mia famiglia, tra cui c’è chi soffre di diabete e complicazioni cardiache. A vent’anni facevo il venditore di automobili, pranzavo sempre al ristorante, non facevo nessuna attività fisica e seguivo un’alimentazione del tutto sregolata che, anche per la mia predisposizione, mi ha portato a essere obeso. Da lì sono iniziati i problemi con me stesso e di relazione con gli altri, in particolare nei primi approcci con le ragazze. Ci soffrivo, non mi accettavo, non mi piacevo a livello estetico e così ho deciso di intraprendere un percorso con un personal trainer che mi motivasse a cambiare e a prendermi cura di me stesso». In un anno Christian è arrivato a perdere oltre 55 chili. «Ho avuto la fortuna di incontrare un professionista che mi ha seguito con passione e non mi ha lasciato un attimo. Mi ha insegnato cosa significa la forza di volontà e che differenza può fare nel nostro benessere. Il cambiamento fisico è prima di tutto un cambiamento mentale. Regolarizzare le tue abitudini alimentari e adottare uno stile di vita più ordinato dà ordine anche alle tue idee e al modo di pensarti nel mondo. Per me è stato l’inizio di un percorso che ancora oggi mi regala grandi soddisfazioni». A un certo punto però Christian ha iniziato a gareggiare come body builder e a vivere l’allenamento come un’ossessione per raggiungere l’immagine perfetta e un definito canone di atleticità.

Una tabella rigidissima

«Il mio cervello era andato in loop - confessa - Era impossibile saltare una seduta, concedersi una cena con amici o bere una birra senza sentirsi in colpa. Seguivo una tabella rigidissima e anche una dieta precisa, ogni cosa era finalizzata al culto del corpo. E come l’obesità, nemmeno quello mi faceva stare bene. Ero esasperato, non controllavo più questa situazione». Il salto Christian l’ha fatto quando ha capito che prima di tutto doveva accettare se stesso. Ha preso consapevolezza del proprio fisico, l’ha ascoltato e ne ha riconosciuto i limiti e i bisogni. «Questo mi ha permesso davvero di evolvere e di sentirmi pronto a trasmettere agli altri il mio percorso, tanto da studiare per aprire io stesso a Mariano Comense uno studio di personal trainer, “Non solo il fitness”. In questi 10 anni di attività mi piace pensare che ho cercato di insegnare alle persone come stare nel proprio corpo al meglio, accettandone i limiti, ma provando a migliorare con costanza e forza di volontà. Ho sperimentato come sia fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che metta insieme il lavoro su se stessi, l’allenamento e la nutrizione, anche con la consulenza delle rispettive figure professionali. È la strada che voglio seguire anche in futuro». I disturbi del comportamento alimentare sono un’emergenza, soprattutto tra i giovani, ma non solo. «Oggi vedo troppi ragazzi e ragazze che inseguono il modello estetico dei social, delle foto di Instagram, dove ogni corpo appare perfetto e invece è solo finzione. I vari lockdown hanno fatto esplodere questa ossessione che va combattuta con lo sviluppo della consapevolezza personale, accorgendosi che siamo tutti diversi e ognuno di noi deve scegliere il percorso adatto e ogni percorso è differente».

«Il mio più grande successo è lavorare con un personal trainer come Davide, preparato e appassionato. È stato tra i miei primi clienti e con tanta forza di volontà ha dato nuova energia e nuova forma alla sua vita. Soddisfazioni che mi spingono a non mollare mai».

© RIPRODUZIONE RISERVATA