È tornata la banda con il passamontagna Incursioni nei garage di via Baracca

Cantù Avvistati quattro giovani, un ragazzo di 15 anni fermato dagli agenti della polizia locale. Il gruppetto è stato notato dopo le 23. L’allarme degli abitanti insospettiti dai rumori

Uno di loro, è stato detto, di appena 15 anni, è stato fermato e identificato dalla polizia locale di Cantù.

Le indagini continuano. Il cerchio si stringe su un gruppo di persone, almeno quattro secondo quanto riferito da alcuni testimoni oculari, che hanno visto in azione i ladri, giovanissimi, poco più che ragazzini. Entrati in azione in via Baracca, a Vighizzolo di Cantù, dove nel giro di un mese una stessa auto è stata rubata due volte, e poi ritrovata a poca distanza, semivandalizzata. E dove sono spariti anche un paio di scooter, anche questi, in almeno un caso, ritrovati. Potrebbe essere la banda dei garage: la stessa che da qualche mese imperversa soprattutto nelle frazioni di Cantù.

L’ultimo episodio, in via Baracca, in un punto dove, dietro la pizzeria L’Opera Prima, si trovano alcune palazzine. In queste sere, verso, le 23.15, il gruppo è stato avvistato.

«Sentivo tanto rumore, sono uscita a vedere sulla portafinestra del balcone - racconta una testimone - I rumori venivano da sotto il garage. Hanno fatto il giro e sono usciti dalla parte principale. Vedo uscire prima uno che scavalca, poi l’altro. A un certo punto mi sono abbassata dalla paura. Era un bel gruppetto. Erano più di quattro. Avevano un passamontagna nero ed erano vestiti tutti di nero. So che uno di loro è stato identificato: 15 anni». E tirerebbe aria di denuncia. «Ma anche gli altri, a vederli, sono sicuramente tutti ragazzini. C’è da aver paura».

Ha orari notturni, la banda dei garage. A Cascina Amata, in via Petrarca, avevano forzato la saracinesca di un garage, nel seminterrato del condominio Aler, per prendersi una Opel Corsa Elegance. Nella stessa via, avevano detto i residenti, da un altro box si erano presi una bici. Erano passati, è stato riferito, anche in due garage in via Abruzzo. In via Monforte, da un box si erano presi una minimoto da bambino. E poi, a breve distanza, hanno preso di mira il bar del parco inclusivo Mamete.

A Olgelasca di Brenna, i ladri erano entrati in azione tra le ultime case prima del bosco. La banda era passata in quel caso alle 22.45 in un garage di via Aldo Moro. Il furto non sarebbe riuscito. I ladri facilmente avrebbero quindi preso la via dei prati e del bosco. Ma ora la stagione delle fughe potrebbe essere finita.

Non sarebbero, a sensazione, le stesse persone che, a non molta distanza, sono entrate in un giardino di via Toscanini. Si pensa: anagraficamente più grandi. Intenzionate a entrare non in un garage, ma all’interno dell’abitazione stessa. Protagoniste, verso le 19 dell’altra sera, di un faccia a faccia in giardino con un residente: un ladro era infatti sbucato da dietro un vaso di fiori all’improvviso. «Dopo quello che è successo, ho pianto per un’ora - ha raccontato solo ieri a La Provincia chi ha vissuto l’incontro ravvicinato - Non so come ho fatto a trovare la forza di urlare, di scappare. Non ha detto una sola parola. Con flemma, si è alzato ed è andato. Magari ha visto che ero disperata, ed è scappato».

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