Finge di essere il nipote e truffa una anziana: via con gioielli e 3mila euro

Il fatto La vittima è una signora di 83 anni residente in città. È stata ingannata da una telefonata

Ancora una truffa ai danni degli anziani. Ancora il reato più odioso che possa esistere – perché colpisce la fascia più debole della popolazione – che torna ad occupare le pagine di cronaca cittadina. Ed è giusto parlarne, per ricordare a tutti che i malviventi che approfittano della debolezza degli anziani non vanno mai in vacanza, e nemmeno in pensione (purtroppo).

Truffata al telefono

Quest’ultimo episodio, avvenuto in questi giorni caldi di luglio, è stato denunciato ai carabinieri della compagnia di Como da una donna di 83 anni residente in centro città. La signora nei giorni scorsi è stata chiamata sul numero fisso della propria abitazione da un uomo che, come spesso accade, si è presentato come un famigliare, in questo caso come il nipote.

L’uomo, ad anche questo secondo elemento è sempre presente nelle truffe di questo tipo, ha poi raccontato alla pensionata di stare molto male, di essere ricoverato in ospedale e di doversi sottoporre a cure tanto costose quanto urgenti. Non c’era tempo da perdere, insomma, e per questo motivo aveva bisogno di contanti.

Il terzo elemento della truffa si è presentato poco dopo all’uscio dell’anziana di Como: un presunto amico del nipote inviato appositamente per prelevare quanto la “nonna” poteva elargire. Ed è qui che il raggiro si è concretizzato: la signora ottantatreenne ha così consegnato nelle mani dell’amico del finto nipote mille euro in contanti e oggetti in oro e preziosi.

Non finisce qui

Purtroppo, la storia che stiamo raccontando – già spiacevole così senza ulteriori aggiunte – non si è fermata qui. L’amico infatti è riuscito a convincere la signora ad uscire di casa, accompagnandola in banca. E dall’istituto di credito sono scomparsi altri 2mila euro in contanti e ulteriori gioielli che erano stati riposti in una apposita cassetta di sicurezza.

Il danno complessivo della truffa è ora in fase di quantificazione. La zona, tra l’altro, sarebbe pure sprovvista di sistemi di videosorveglianza. Insomma, il cammino per dare giustizia all’anziana è assai complicato oltre che ripido. L’episodio però, come detto, riporta all’attenzione il problema dei raggiri ai danni delle persone più deboli della nostra società, colpite da soggetti senza scrupoli che giocano inoltre sui sentimenti delle vittime e sulle loro paure. La raccomandazione è sempre la stessa: chi dovesse vivere situazioni come quella appena raccontata, prima di consegnare anche un solo euro contatti immediatamente le forze dell’ordine raccontando loro quanto sta avvenendo.

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