Imu e Tasi, via libera ai controlli per recuperare 4,5 milioni di euro

Cantù Assegnato il servizio di accertamento per il mancato o errato pagamento delle tasse

C’è voluto un po’ più di tempo del previsto, data la necessità di rivedere il bando aperto dalla Provincia come stazione appaltante, per operare alcune modifiche tecniche e adeguarsi al nuovo codice degli appalti.

Ma il servizio di accertamento su Imu e Tasi è stato assegnato, confermando la stessa cooperativa sociale bresciana che già da alcuni anni se ne occupa. Attività importante, visto che la cifra presunta che potrebbe essere recuperata da qui al 2026 è di quasi 4 milioni e mezzo, cifra che si conta di incassare attraverso gli accertamenti legati al mancato o erroneo pagamento di Imu e Tasi. Non perché ci sia un’alta evasione, sottolinea il vicesindaco Giuseppe Molteni, ma perché le imposte sugli immobili a Cantù riguardano importi decisamente corposi, per il solo 2024 è previsto un gettito pari a 12milioni e 600 mila euro e una cifra pressoché identica anche per i due anni successivi. Oltre 36milioni nel triennio.

Incassi

Lo scorso giugno è stata indetta la gara per l’affidamento dei servizi di controllo e verifica delle rendite catastali, di emissione degli atti di accertamento per i tributi Imu e Tasi, per la compartecipazione all’accertamento erariale tramite l’invio di segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate e la verifica delle aree edificabili con utilizzo eventuale di perizia di stima. Valore di contratto pari a 1 milione e 341mila euro. La stazione appaltante provinciale di Como aveva fatto emergere la necessità di effettuare delle rettifiche tecniche agli atti di gara e si è arrivati ora alla definitiva aggiudicazione alla società cooperativa sociale Fraternità Sistemi di Brescia. «Si tratta di una realtà consolidata - spiega il vicesindaco Giuseppe Molteni – bene che siano loro gli aggiudicatari, hanno sempre lavorato in maniera puntuale. Inoltre si sono dimostrati disponibili al dialogo e al confronto con il contribuente, per affrontare gli accertamenti e gestire al meglio la regolarizzazione delle posizioni. I risultati arrivano, quindi sono soddisfatto per l’esito della gara».

Le previsioni

Per il 2023 era prevista una riscossione, in relazione ai tributi 2020, pari a 848mila euro. Per il 2024, rispetto al 2021, di 1 milione e 640mila euro, per il 2025 di un milione 996mila euro. In totale, 4 milioni e 486mila euro. L’attività di verifica non si è mai interrotta e anche nel 2020, nonostante il Covid avesse bloccato tutte le attività o quasi, le verifiche in materia di Imu e Tasi avevano portato a recuperare quasi 223mila euro. «Queste cifre – sottolinea Molteni – non devono fare pensare che l’evasione, o comunque la non correttezza nel pagamento dei tributi, siano un’emergenza, visto che riguardando comunque una percentuale dei contribuenti inferiore al 10%».

«Però gli importi del gettito, soprattutto sull’Imu, nella nostra città sono importanti. Quindi l’evasione è contenuta, ma su cifre cospicue, Sulla Tari, invece, dato che le cartelle hanno importi minori, minori sono anche le somme non riscosse».

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