«Mentalità ok, gioco ancora no. Ma ci vuole tempo»

Interviste «Però se noi riusciamo a vincere queste partite grazie alla mentalità, e non ancora grazie alla qualità, è un ottimo segnale»

Prima domanda a Fabregas, sul gioco che ancora non è spumeggiante: «La prossima domanda?». Ma, alla fine, il tecnico spagnolo spiega, argomentando e senza polemica: «Il Modena ha fatto un’ottima partita, è una squadra forte. Io non so cosa ci si aspetta da me, forse un miracolo? Ho preso la squadra da quindici giorni e faccio l’allenatore da tre mesi. Però se noi riusciamo a vincere queste partite grazie alla mentalità, e non ancora grazie alla qualità, è un ottimo segnale. È un processo, non una cosa che si può ottenere da subito. Io non ho mai detto che avrei cambiato tutto e subito, ci vuole del tempo».

E aggiunge: «È un’idea che la società vuole portare avanti. Non siamo all’inizio, siamo ancora prima, alle fondamenta. La proprietà vuole sviluppare un tipo di calcio diverso da quello visto a Como negli ultimi anni: lo farà anche il mio successore, perché è un’idea che si intende sviluppare nel tempo, magari negli anni». E per successore – precisa lo spagnolo – si intende nel futuro, non quando scadrà la sua deroga come allenatore in serie B.

Un lavoro appena cominciato: «Chiedo pazienza, magari se avessimo perso giocando bene mi stareste massacrando... Siamo tranquilli: è una vittoria importante. E io conosco solo la strada del lavoro per arrivare ai risultati che tutti vogliamo».

Fatte le necessarie premesse e spiegazioni, gli viene chiesto di Gabrielloni. Un giocatore che – si sa – Fabregas ama in maniera particolare: «È un campione. Quando subentra, fa la differenza. L’ha sempre fatto anche nelle altre partite, così come l’anno scorso quando ancora giocavo. Si merita tutto questo».

La classifica ora si fa interessante, con un terzo posto confermato e le prime due ancora più vicine: «Ma non la guardiamo, perché il campionato è ancora lungo e ora abbiamo tre finali. Il Modena sapevamo quanto fosse forte, per me è la squadra migliore con il Catanzaro. È una vittoria pesante: magari non è il massimo vincere senza giocare benissimo, ma abbiamo dato una dimostrazione di forza e di mentalità».

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