Michele star contro la disabilità. I suoi video conquistano il web

San Fermo Il canale YouTube “Storto ma non troppo” conta 248mila iscritti. Oltre a cimentarsi ai fornelli, testa la reale accessibilità dei luoghi pubblici

Da meno di 33mila iscritti, che già non erano pochi, a quasi 250mila sul suo YouTube “Storto ma non troppo” , a cui si aggiunge quello di “Cuoco ma non troppo” e le sfide alla disabilità. Dietro tutto ciò, protagonista indiscusso, ideatore, navigato youtuber c’è sempre Michele Spanò, classe 1992. Michele ha fatto della sua disabilità il suo punto di forza e il prendersi in giro sdrammatizzando ogni situazione lo ha portato ad avere tantissimi follower e idee che si materializzano in progetti vincenti. I suoi video toccano punte di 640mila visualizzazioni e con quell’ironia capace di combattere bullismo, prepotenza e pregiudizi, Michele racconta di un mondo migliore. Recentemente oltre a “cuoco ma non troppo”, dove ci si cimenta in cucina realizzando ricette malgrado il suo handicap, si sta dedicando ad un progetto ancor più nobile, quello della “sfida alla disabilità”, in pratica fa da cavia per verificare l’assenza di barriere architettoniche in hotel e luoghi pubblici e se l’inclusività sia reale e non solo una bella parola su pagine patinate.

Il video girato allo Sheraton Lake Como con 6mila visualizzazioni non solo ha mostrato l’effettiva ottima organizzazione dell’albergo, ma ha anche fatto vedere a tutti, normodotati e persone disabili, quali accorgimenti servano davvero, come ad esempio un bancone della reception non troppo alto, le camere situate a piani bassi, in cui i tasti dei piani sull’ascensore siano accessibili. Dalla reception all’arrivo in camera, dalla visita in palestra al ristorante, ogni momento registrato porta a risolvere alcune complicazioni, ma con un po’ di ingegno, lo “Stortino” ce la fa e si gode tutto il suo soggiorno come un re. Lo Sheraton è promosso, perché un disabile può soggiornarvi da solo.

Quello che caratterizza la produzione di Michele è un simpatico potere della gentilezza che si esercita con la naturalezza di chi sa che nella sua diversità c’è la grandezza del vivere appieno e felicemente ogni giornata. Il progetto di “Cuoco ma non troppo”, nato prima della pandemia e stoppato sul nascere, sta ora decollando. A oggi ci sono 66 video in cui Michele ne fa di tutti i colori in cucina, dalle Fajitas alle tagliatelle, dal pollo del diavolo ai mini croissant. Michele racconta tutto quello che non ci si aspetta da un disabile e fa comprendere quanto il mondo sia davvero un posto dove poter stare tutti avendo le stesse possibilità. «Ho aperto anche una pagina Facebook ed il sito di Cuoco ma non troppo, il modo del web non lo abbandono, anche se tengo molto al progetto sulla sfida alla disabilità con le prove in hotel e in diverse zone pubbliche, ma non è facile trovare chi accetta queste sfide – dice Michele Spanò - ho trovato per un’azienda di turismo di Como per cui sarò impegnato come social media manager, direi che va tutto bene».Quello di Michele è un successo che intenerisce e sorprende, lui gentile e ironico butta sempre un’occhiata in cielo, a suo papà Antonio: «Il mio papà è sempre stato sempre fiero di me, mi ha dato la forza per vedere così il mondo – confida Michele - come la mia mamma, coinvolta nel mio canale e nei miei progetti, è lei il bastone della mia vecchiaia».

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