Mille posti in più in curva? Per ora è un “no”

Stadio È presto però per avere ancora delle certezze precise sui tempi. La “promessa” verrà comunque mantenuta

La speranza c’è, la certezza no. La prospettiva di avere a disposizione mille posti in più per la curva dei tifosi del Como in vista del derby con il Lecco, e dunque anche per la gara di tre giorni prima contro la Feralpisalò, si scontra per ora con alcune problematiche assolutamente prevedibili. Le più importanti, quelle legate alla sicurezza. Che fanno dubitare, a detta dello stesso Como, di poterci riuscire in poco più di due settimane. Anche se ancora non è un definitivo no.

È presto però per avere ancora delle certezze precise sui tempi. La “promessa” espressa da Mirwan Suwarso a inizio campionato verrà comunque mantenuta, anche se forse non si riuscirà nel mese di novembre, come ipotizzato. La possibilità di aggiungere mille posti, dunque ampliare quasi del cinquanta per cento la capienza attuale della curva che è intorno ai 2400, non richiede ovviamente solo una semplice operazione di posizionamento dei seggiolini, per la quale il Como potrebbe essere già pronto. I nodi veri sono altri.

Ieri c’è stata una riunione della Commissione provinciale di vigilanza, che ha rimandato la questione ai prossimi giorni, perché i problemi da risolvere sono quelli legati alle uscite di emergenza, al deflusso del pubblico, alle barriere fuori dallo stadio. Questo è quanto è stato spiegato ieri dal Como, impossibilitato per il momento dunque a fornire date precise.

Certo i tempi per chiudere in novembre a questo punto non sono larghi. Tra l’altro insieme ai mille posti in più per la curva di casa è allo studio anche l’aggiunta di duecento posti per il settore ospiti. Un aspetto però che dovrebbe risultare meno problematico, ovviamente per i numeri diversi, e che in qualche situazione di necessità era già stato attuato, per esempio anche l’anno scorso. Alla fine di queste operazioni la capienza del Sinigaglia supererà dunque i 7500 posti totali, arrivando a circa 7600.

L’unica certezza in questo momento è che il Como abbia già lavorato in maniera accurata su questo progetto, già analizzato dalla Cpv, e che lo stesso non richiederà poi moltissimo tempo per essere attuato, non dovendo di fatto realizzarsi interventi particolarmente complicati e costosi.

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