Specchi solari in ospedale a Menaggio: «Posati 12 anni fa, non funzionano»

Il caso Botta e risposta in Regione tra Orsenigo e Bertolaso. E l’assicura rassicura:«Entro fine mese tutto ok»

Installati nel 2011 con buoni propositi, ma non funzionanti. L’impianto di climatizzazione realizzato all’ospedale di Menaggio, che avrebbe dovuto fornire l’energia solare per coprire almeno un terzo del consumo ospedaliero per raffrescamento e riscaldamento, è ben visibile nell’area a monte del presidio, ma come detto, dal 2017 è in attesa di poter funzionare.

E il gruppo regionale del Partito Democratico parla di spreco: «Per l’impianto “Solar cooling”, realizzato in alluminio riciclabile una superficie di 400 metri quadrati, sono stati investiti 680 mila euro – sottolinea il consigliere Angelo Orsenigo – Ora servono altri 120 mila euro per la riattivazione. Il tutto per un risparmio energetico stimato di appena 24 mila euro l’anno, nel caso l’impianto venisse portato a pieno regime. Dov’è il senso? L’ospedale di Menaggio, oltretutto, nel frattempo è stato depotenziato e sottodimensionato e lo spreco è ancora più evidente».

Energia rinnovabile

Gli specchi solari dovrebbero immettere in rete l’energia prodotta da fonti rinnovabili e il PD ha presentato un’apposita interrogazione alla giunta: «Considerato che un impianto con tali caratteristiche, di dimensioni ridotte e di notevole resa negli intendimenti progettuali può costituire una formula riproducibile anche in altre strutture ospedaliere regionali – si legge nel documento – chiediamo alla giunta di conoscere i dati di spesa finale per la realizzazione dell’impianto e il contributo complessivo concesso da Regione Lombardia, i tempi e i dati economici di esercizio dell’impianto con una valutazione anno per anno del risparmio ottenuto; se, in conclusione, si può ritenere emblematico l’intervento anche come metro di confronto per il futuro».

«A breve la riattivazione dell’impianto»

Stando a quanto risposto dall’assessore Guido Bertolaso, la soluzione dovrebbe essere imminente: «Entro il corrente mese di luglio, se tutto il materiale ordinato verrà consegnato, si procederà all’installazione delle necessarie apparecchiature e alla riattivazione dell’impianto. Il “Solar Cooling” dell’”Erba – Renaldi” si può definire sperimentale, poiché facente parte di un progetto pilota che prevede pochissimi prototipi realizzati in Italia. La Regine l’ha finanziato per 340 mila euro, ma dopo il collaudo si sono riscontrate alcune problematiche di funzionamento dovute alla fulminazione delle apparecchiature elettriche in occasione di fenomeni di sovratensione. Le difficoltà nel reperimento del materiale elettrico, proveniente gran parte dall’estero, con tempistiche di approvvigionamento lunghe e quasi sempre non puntuali, ha impedito di intervenire prima». Nel 2013 l’impianto aveva prodotto 53.544 chilowatt in 111 giorni, ma già nel 2015, a fronte do 144 giorni di funzionamento, la resa era scesa a 33.379 chilowatt. «Asst ha valutato in 24 mila annui il risparmio di energia – conclude l’assessore al welfare – I costi di manutenzione annui saranno invece di 6 mila euro. Entro fine luglio verrà completata un’analisi complessiva del rapporto costi/benefici».

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