Picchiato e poi gettato nel lago. Notte da incubo per un diciottenne

L’episodio la notte di Capodanno a Dorio, coinvolto un ragazzo di Grandola e Uniti

Poco dopo la mezzanotte ha suonato il campanello di un’abitazione di Dorio con il volto tumefatto e i vestiti bagnati. Ha riferito di essere rimasto vittima di un incidente in moto e di essere così finito nel lago, ma per gli inquirenti è stato probabilmente vittima di un’aggressione o di una rissa.

Un giovane di 18 anni, residente a Grandola e Uniti, soccorso in stato confusionale e di ubriachezza, in ipotermia, è stato trasportato all’ospedale di Gravedona in codice giallo durante la notte di Capodanno.

A trasportarlo al pronto soccorso, attorno all’una, un’ambulanza del Soccorso Bellanese. I primi esami a cui il giovane è stato sottoposto hanno portato a una diagnosi di trauma facciale e di trauma cranico commotivo.

Su quanto accaduto indagano i carabinieri di Colico. Gli immediati accertamenti, infatti, hanno permesso di ricostruire che il ragazzo stava partecipando a una festa per l’ultimo dell’anno, a casa di un amico, nella zona dell’Alto Lago lecchese. I ragazzi che stavano prendendo parte al veglione hanno riferito di non averlo più visto da un certo punto della serata in poi, senza saper dare una spiegazione a quel comportamento. Un modo di agire che avrebbe allarmato gli stessi partecipanti alla festa, tanto che un amico avrebbe a sua volta chiesto l’intervento del 112.

Gli inquirenti stanno dunque lavorando per ricostruire quel che può essere accaduto fra quando il diciottenne ha lasciato la festa e il momento in cui ha suonato al campanello dell’unica casa di Dorio che si trova fra il lago e la ferrovia, chiedendo soccorso e affermando di essere un bravo ragazzo che aveva necessità di essere aiutato.

Raggiunto dai carabinieri e dai soccorritori avrebbe prima dichiarato di aver effettuato una traversata del lago, per poi riferire la versione dalla caduta in moto, con il mezzo a due ruote che però non è stato ritrovato.

Si sta quindi cercando di capire se il giovane sia realmente rimasto vittima di un incidente dai contorni ancora tutti da chiarire, come da lui stesso dichiarato in un racconto inframmezzato da vari «Non ricordo» e quindi ritenuto poco credibile oppure se possa aver subito un’aggressione, come potrebbero indicare i segni sul volto. Le indagini, infatti, si starebbero concentrando sull’ipotesi di percosse.

Sembra invece esclusa la possibilità di un tuffo in acqua nella notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio. In attesa di nuovi elementi, resta il giallo.

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