Ragazzi intossicati con lo spray al peperoncino, il richiamo del preside alle famiglie: «Certi oggetti non devono finire nelle loro mani»

Mariano Il dirigente Magni non ha previsto provvedimenti nei confronti delle studentesse. «Spruzzato in modo accidentale, ma sono strumenti che non devono portare a scuola»

«L’episodio è occasione di riflessione per le famiglie sull’evitare l’uso di strumenti non sempre adeguati nelle mani di preadolescenti». La frase è del dirigente scolastico Marco Magni che è tornato su quanto avvenuto venerdì mattina durante il primo intervallo nella secondaria di via Passalacqua Trotti a Mariano. «Un’alunna aveva con sé indebitamente uno spray urticante e con una compagna lo ha spruzzato in corridoio accidentalmente», precisa il dirigente che già “a caldo” aveva sottolineato la non volontarietà del gesto.

La vicenda

A quanto è dato sapere la ragazza (frequenta la seconda media) aveva preso lo spray urticante, usato per legittima difesa, nella borsa della madre e lo ha portato a scuola. Alle 10, in concomitanza con l’intervallo, lo ha mostrato ad una compagna di classe. Le due ragazze hanno schiacciato inavvertitamente il pulsante e lo spray si è rapidamente diffuso nel corridoio del secondo piano dell’istituto scolastico, investendo le persone che stavano attendendo il rientro in classe. Nessuna conseguenza per gli studenti che si trovavano negli altri piani dell’edificio.

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Il soccorso

«I docenti e il personale hanno provveduto ad evacuare il piano interessato per precauzione, visto che alcuni alunni lamentavano irritazioni alle vie respiratorie -spiega Magni -. E’ stato chiesto l’intervento del Servizio sanitario che ha visitato una decina di alunni e una docente, riscontrando nella quasi totalità dei casi solo un forte spavento e panico per la situazione anomala. Nessuna conseguenza sembra dovuta all’inalazione dello spray, tanto che chi era in possesso della bomboletta non figura tra le persone assistite. Solo in un caso si sono resi necessari accertamenti in una struttura ospedaliera (un ragazzo è stato ricoverato San Gerardo di Monza ndr)».

La mobilitazione è stata importante, con tre autoambulanze ed un’automedica e un camion dei Vigili del fuoco (che hanno dichiarato subito agibile l’ambiente) intervenuti nel plesso IV novembre. I primi soccorsi sono stati prestati nell’atrio della scuola, sotto gli occhi di diversi genitori allarmati dalla presenza dei mezzi di soccorso. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri di Mariano, che ha svolto le prime indagini. Come primo atto è avvenuto il sequestro della bomboletta spray. Al momento, a quanto è dato sapere, non è stata sporta nessuna denuncia. Il dirigente Magni più che su un’eventuale “punizione” delle due ragazze che hanno causato la diffusione dello spray urticante, vuole puntare l’attenzione sulla prevenzione, per evitare che simili episodi si ripetano, magari con conseguenze anche più gravi. «L’accaduto, nella sua effettiva dimensione, è occasione di riflessione per le famiglie sull’evitare l’uso di strumenti non sempre adeguati nelle mani di preadolescenti, che necessitano di una guida e di un controllo sicuri e rassicuranti. La scuola non mancherà di assolvere al suo compito educativo e di accompagnamento».

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