Camerlata, rapinato in stazione 64enne:
in manette due giovanissimi

Via Scalabrini Portati via cento euro, le chiavi di casa e la carta d’identità. Preso subito uno dei presunti autori, l’altro dopo un breve inseguimento

L’hanno avvicinato, strattonato, minacciato in due contro uno. Poi gli hanno portato via con la forza – stando al suo racconto – la somma di cento euro, ma anche le chiavi di casa e la carta di identità.

I due, descritti come giovanissimi ed extracomunitari, sono stati rintracciati dalle volanti della polizia nascosti dietro a un’auto, il primo intercettato e fermato subito e il secondo dopo un breve inseguimento. Sono stati identificati, in quanto perfettamente corrispondenti alla descrizione che era stata fatta dalla vittima, e poi arrestati.

Nei guai sono finiti un diciottenne di origine marocchina, Adam Ziouziou, portato nel carcere del Bassone in attesa di essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como, e un amico di 17 anni e dunque ancora minorenne, che per questo motivo è stato portato nel carcere minorile del Beccaria a Milano.

Doppia dunque anche la segnalazione, la prima finita in procura a Como sul tavolo del pubblico ministero Antonia Pavan, la seconda su quello della procura minorile nel capoluogo meneghino.

I fatti sono avvenuti nella serata di domenica in via Scalabrini, nei pressi della stazione ferroviaria di Como Camerlata. A chiedere l’intervento delle volanti era stato un uomo di 64 anni di Como, che aveva riferito di essere stato avvicinato e rapinato da due giovani.

I due sospettati poco dopo erano stati individuati ancora in via Scalabrini nascosti dietro un’auto parcheggiata.

Alla vista della polizia erano usciti allo scoperto, cercando di scappare. Uno dei due, il diciottenne domiciliato a Como in una comunità, era stato immobilizzato e nella tasca destra del suo giubbotto erano stati rinvenuti 50 euro dei cento rapinati.

Una seconda volante aveva poi rintracciato il secondo sospettato (sempre marocchino) in un’altra comunità per minori. All’interno della stanza in cui dormiva (dopo un iniziale tentativo di nascondersi dietro la porta di ingresso) erano stati ritrovati gli altri 50 euro.

Una volta portati in Questura, stando a quanto riferito dalla polizia, tutti e due i rapinatori avrebbero «assunto un atteggiamento ostile» nei confronti degli agenti rimediando di conseguenza non solo l’accusa di rapina in concorso per quanto avvenuto in via Scalabrini, ma anche quella (a piede libero) di resistenza a pubblico ufficiale. Il primo, come detto, è stato infine portato al Bassone di Albate in quanto già maggiorenne, il secondo è stato invece accompagnato all’istituto per i minorenni “Beccaria” di Milano.

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