Sandro, l’uomo “nato con il volante”. Lascia le sue ambulanze dopo 44 anni

Dongo È il volontario più conosciuto del Lariosoccorso, costretto a lasciare l’incarico per età. Grande festa dei colleghi. Dagli inizi alla Asf fino alla guida delle autopompe dei Vigili del fuoco

L’autista del Lariosoccorso ha compiuto 71 anni ieri, martedì 26 settembre, e la regola vuole che debba lasciare l’incarico. Sandro Poncia è stato una vita al posto di guida, sempre in ambiti strategici: prima sui pullman di Asf, poi sulle autopompe dei Vigili del fuoco e sulle ambulanze di Croce Rossa e Lariosoccorso. A volte le regole non sembrano proprio fatte su misura, soprattutto quella di Areu Lombardia che impedisce a lui di partire ancora a sirene spiegate per andare a soccorrere qualcuno in difficoltà. Perché di autisti bravi, fra i volontari del presidio di soccorso di Dongo, ce ne sono, ma lui è sempre stato l’autista per eccellenza e a nessuno sarebbe venuto in mente di mettersi al volante di un’ambulanza quando era di turno Poncia.

Saluti a sorpresa

L’altra sera, in sede, gli hanno organizzato una festa a sorpresa, che l’ha emozionato non poco. Una festa per i suoi 71 anni, che segnano anche la fine di una lunga attività al servizio degli altri, ma una festa soprattutto per dire grazie a un volontario che per 44 anni ha rappresentato un esempio da seguire.

«A chi, per davvero, una Vita l’ha spesa ad aiutare gli altri – è inciso sulla targa che gli ha donato il Lariosoccorso – . Grazie di cuore». Poncia ha iniziato a fare il volontario del soccorso nel 1979, quando a Dongo aprì la Delegazione della Croce Rossa. Di quel gruppo di capostipiti sono rimasti lui e Clemente Barloni.

Poi è entrato in Lariosoccorso, chiedendo aspettativa ad Asf per alcuni mesi per fare il dipendente in una fase in cui c’era bisogno. Nel frattempo ha svolto servizio fino a 60 anni - limite di età in quell’ambito - nei Vigili del fuoco di Dongo. «Sandro Poncia, senza nulla togliere agli altri volontari, è l’elemento più rappresentativo del nostro presidio – dice il responsabile, Alex Riva – . Sempre presente, dinamico, ha fatto parte anche del direttivo, ma è stato soprattutto l’autista simbolo per tanti anni. E’ una perdita importante in tutti i sensi, ma confidiamo tutti di vederlo ancora girare qui con la divisa». Per salutarlo sono intervenuti tutti i volontari e i dipendenti e tanti sono stati i messaggi di stima e riconoscenza nei suoi confronti: «Il tempo è un dono prezioso – gli scrive un’affezionata collega volontaria – e tu, del tuo tempo, ne hai donato davvero tanto, rendendo davvero prezioso quello che hai fatto».

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