Turismo, lotta agli affittacamere abusivi. Controlli delle fiamme gialle nei b&b

Regole e norme Segnalazioni di possibili irregolarità, e la Finanza decide di andare a fondo. Protocollo con Agenzia delle entrate e polizia locale per riscontrare scorrettezze amministrative

Controlli della Guardia di finanza nelle attività ricettive della provincia di Como, bed & breakfast ma anche affittacamere. Verifiche in corso che, da quanto è stato possibile apprendere, hanno come centro dell’interesse il tentativo di “bonificare” la città turistica ma anche le altre località del territorio dalle attività abusive, aperte senza aver presentato la Scia negli uffici comunali competenti, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività.

La convenzione

Le verifiche sarebbero nate dopo l’emersione di una serie di segnalazioni ricevute su attività non in regola, che sono poi state incrociate con un monitoraggio dei posti letto venduti sui social e negli appositi siti di prenotazioni on line. Va anche detto, tra l’altro, che questo tipo di attività è comunque portata avanti da anni dalla guardia di finanza, proprio a garanzia di chi si muove nella regolarità.

Una serie di verifiche che inevitabilmente – e questo ha dato il via al tam-tam della rete per segnalare le ispezioni in corso – aumentano con l’entrata nel vivo della stazione turistica comasca. Nota a margine: le fiamme gialle hanno firmato giorni fa un protocollo sia con l’Agenzia delle Entrate, sia con la polizia locale che ha proprio al centro dell’attenzione una collaborazione per riscontrare la correttezza amministrativa di quello che avviene sul territorio. Alcuni esempi in tal senso c’erano già stati anche in queste giornate d’aprile, con finanza e agenti della polizia locale insieme a controllare le bancarelle del mercato sotto le mura, ma anche quelle del mercato coperto e della Fiera di Pasqua. Una collaborazione che starebbe continuando anche in questa attività di monitoraggio delle case vacanza e dei bed & breakfast.

Insomma, da quanto è stato possibile verificare i militari delle fiamme gialle hanno suonato ai campanelli di più attività, chiedendo conto della già citata Scia, ma anche parlando con i turisti presenti nelle strutture per raccogliere informazioni in merito alle modalità di pagamento, alle prenotazioni, ai siti utilizzati per riservare le camere, ed anche alla tassa di soggiorno. Una mole di dati e informazioni che poi verranno incrociati con quelli disponibili nei comuni interessati per scoprire eventuali affittacamere e bed & breakfast non in regola, dunque abusivi.

Sui social, tra l’altro, proprio in questi giorni stanno iniziando a girare anche una serie di messaggi che parlano appunto di questa serie di controlli iniziata e che ovviamente non è passata sotto traccia. Commenti non sempre positivi, soprattutto di chi si lamenta dell’antipatia – per i turisti ospiti delle strutture – di trovarsi ad aprire la porta ai militari delle fiamme gialle. Ma tra i commenti ci sono anche quelli di chi semplicemente risponde che chi ha tutto in regola dovrebbe solo essere contento, perché queste attività della finanza servono appunto a tutelare chi è in regola rispetto ai “furbetti”.

Indagine presso i turisti

«Ottimo – dice al proposito un cittadino – Mi fa piacere che ci siano questi controlli, se uno è in regola nessun problema». Ma c’è anche chi fa notare che «se un turista americano viene fermato da una strana polizia e gli fan firmare una strana roba, cosa potrà mai pensare?». La strana “roba” di cui si parla sono i verbali in cui vengono raccolte informazioni dai turisti, sulla provenienza, la prenotazione, il portale utilizzato e i metodi di pagamento. Tutti elementi che, come detto, la finanza riscontrerà con altri raccolti per poi stanare eventuali abusivi.

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