«Ci siamo scrollati di dosso le paure»

Basket A2 Le riflessioni del capitano di Cantù, Baldi Rossi: «La vittoria a Forlì ci ha dato una botta di positività»

«Guardiamoci allo specchio, senza badare troppo alle possibili avversarie. Se siamo sereni, non ci manca nulla per competere con le migliori squadre del campionato». Manca ancora una giornata al termine della fase a orologio di A2, ma il capitano Filippo Baldi Rossi guarda già oltre. Lui e Cantù possono farlo, non avendo assilli di classifica. E, dopo la sfida contro Udine che chiuderà la seconda fase, la squadra si getterà nella parte più importante dell’anno: i playoff, dentro o fuori. Quello per cui si lavora da un’intera stagione, praticamente dallo scorso Ferragosto.

«Più leggeri mentalmente»

Battere Forlì, venerdì scorso, ha rilasciato endorfine positive nel gruppo. La conferma arriva proprio dal capitano: «È una vittoria che è arrivata grazie a una partita solida, in cui abbiamo riproposto tante cose già viste contro Piacenza. È stata una partita più sporca che di talento, certamente giocata con intelligenza, cercando di spingere il pallone dentro l’area, come ci aveva chiesto il coach».

E a chi sostiene che Forlì di stimoli non ne aveva poi molti? «Dico che è una vittoria con un peso specifico alto. Vincere a Forlì, comunque già prima e senza Johnson, che peraltro sarebbe toccato a me, è importantissima. Dico di più: poteva esserci qualsiasi americano, sarebbe andata uguale. Anche perché spesso, quando manca un giocatore, ne emerge un altro: non è successo, né con Magro, né con Radonjic o altri».

Un successo più di testa e di lucidità, quindi: «La squadra mi è piaciuta, più leggera mentalmente. Stiamo dimostrando di esserci scrollati di dosso quelle paure che ci avevano bloccati in precedenza. Al di là del risultato, che per noi era importantissimo, ci ha dato una botta di positività per la partita contro Udine e che servirà come rampa di lancio per i playoff».

Proprio Udine sarà il terzo test post Cividale - probabilmente il punto più basso della stagione - per dare altre dimostrazioni di maturità: «Ma dobbiamo dimostrarlo prima di tutto a noi stessi. Perché inseguiamo una costanza e una continuità che abbiamo cercato tutto l’anno. Dopo Piacenza e Forlì, vorrei un’altra “prova”».

«Lavoro da consolidare»

Sarà una partita particolare, in cui Udine cercherà – fra mille difficoltà – di trovare la sua collocazione ai playoff: «Ma noi dobbiamo guardare ancora noi stessi: vogliamo consolidare il nostro lavoro e far capire con più forza che vincere a Cantù non è mai una passeggiata. E quando è successo, è stato soprattutto per nostri grandi demeriti».

Certo è che arrivare a questo punto, al momento cruciale della stagione, senza patemi può essere un vantaggio in vista dei playoff: «Abbiamo ancora bisogno di buttare benzina, poi ci sarà un lavoro in vista del finale. Poi ci sono altre questioni, più tecniche: nei playoff può servire cambiare faccia nella serie o nella stessa partita. Si lavora su vari tipi di difesa e di attacco. La cosa bella, però, è aver visto una luce bella sulla faccia di tutti in questi giorni».

Tutti, ma proprio tutti, Non solo su quella dei “senatori”, che da più parti sono stati indicati come i principali fautori del colpo in Romagna: «Chi è qui da un po’ sa come sono andate le ultime due annate, ma io ho visto un contributo da parte di tutti. Tutti hanno dato qualcosa in termini di compattezza e aiuto alla squadra. E lo sappiamo, troppe volte ci siamo impappinati da soli: se siamo a posto e sereni, non ci manca nulla per essere alla pari di tutte le “big”».

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