Ora il Como è una macchina perfetta

Calcio Quella di mister Roberts si sta proponendo squadra regina del campionato ormai da diverse giornate. Nel girone di ritorno è l’assoluta dominatrice con 32 punti rispetto ai 29 di Parma e Venezia e ai 28 della Cremonese

Una marcia trionfale, questo sta diventando il campionato del Como. Entusiasmo puro, in campo prima ancora che sugli spalti, e ce ne vuole visto la spettacolare presenza dei tifosi al fianco della squadra in queste partite.

Fossimo in un altro momento della stagione, si potrebbero fare un sacco di altre analisi dopo la spettacolare vittoria di sabato a Piacenza.

Dal fatto che il Como riesca sempre più spesso a trasformare i calci d’angolo in azioni che portano al gol - l’altro giorno tre su cinque - al cambio di passo dopo l’introduzione del modulo con due attaccanti puri, dall’apporto al centrocampo del giovane Braunoder al ritorno in piena forma di Cutrone, che da quando è rientrato direttamente o indirettamente ha portato a un aumento del numero di gol.

A Barba tornato titolare dopo tanta panchina che non solo difende bene ma ritrova anche il gol, e così via.

Il rodaggio e i cambiamenti

Ma il tema in fondo in questo momento è uno solo, che li racchiude tutti.

Il Como è diventato una macchina quasi perfetta, dopo tanto rodaggio, dopo anche tanti piccoli cambiamenti. Che ora invece si limitano al minimo, ma portano tutti allo stesso risultato. Un meccanismo che probabilmente nessuno, a parte forse chi lo stava costruendo, avrebbe pensato di veder funzionare così bene e con questi risultati.

La Comomania, la grande partecipazione del pubblico in numeri non comuni per la piazza di Como, non è scoppiata oggi, è arrivata anche questa strada facendo, partita dopo partita, e ha addirittura preceduto questi risultati così eclatanti.

Una crescita che si sta fondendo ora in un momento decisamente storico per tutto l’ambiente, diciamo pure per la storia del Como visto quello che forse sta per succedere.

Il Como è la squadra regina del campionato ormai da diverse giornate. Sabato ha raggiunto le venti vittorie stagionali, tante quanto il Parma. Che fra l’altro, a proposito, ora è anche più a portata di mano. Tre punti, che poi chi se ne importerebbe in questo caso degli scontri diretti.

Se il Como arrivasse anche alla pari in testa con la squadra di Pecchia sarebbe una vittoria condivisa, e giustissima per come sta andando il campionato.

Sì, perché in questo girone di ritorno il Como è l’assoluto dominatore con 32 punti rispetto ai 29 di Parma e Venezia e ai 28 della Cremonese. E questo nonostante abbia anche attraversato una fase non brillantissima tra gennaio e febbraio.

Quattro al termine

Ma certamente quello che è successo in queste ultime cinque giornate ha dell’incredibile. Basti pensare che prima di queste cinque vittorie il Parma aveva 62 punti, la Cremonese 56, il Venezia 54 e il Como 52.

Oggi l’ordine è questo: Parma 70, Como 67, Venezia 64, Cremonese 60. Il confronto è schiacciante. E tutto ciò, tra l’altro, con qualche giocatore di assoluto livello in panchina, leggi gente come Verdi e Baselli.

Vero, mancano ancora quattro partite. E basterebbe farsi appaiare dal Venezia per perdere la promozione diretta. Ma più del calendario favorevole, più di qualsiasi altra analisi, basta guardare come scende in campo il Como, con che atteggiamento, con che fame, con che qualità. Con che entusiasmo.

È davvero difficile, pur nell’imprevedibilità estrema del calcio, pensare oggi che questa squadra non arrivi presto al traguardo.

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