Cantù Next: «La nostra storia, il nostro sogno»

Arena

Palazzetto dello sport? Certo, ma non solo. Casa della Pallacanestro Cantù? Sicuramente, eppure non basta ancora. Cantù Arena è un progetto che va addirittura oltre le aspettative – deluse per decenni – degli appassionati di basket, che hanno in questa fetta di Brianza il loro luogo iconico.

E’ una pagina tutta nuova quella che si sta scrivendo e che porta la firma di Cantù Next Spa, una società nata nel 2019 per iniziativa di un gruppo di imprenditori locali. Così innovativa che non ha paragoni in Italia ma che, una volta diventata realtà, trasformerà Cantù in un polo di riferimento per lo sport e l’intrattenimento.

Gruppo solido e coeso

Ecco perché la trasformazione di questo sogno in progetto concreto, merita di essere accompagnata con le parole, gli scritti e i documenti. Affinché i tifosi (in primis) e i cittadini possano avere la percezione di quanto sta venendo velocemente avanti. Ovvero un impianto che diventi la casa della Pallacanestro Cantù (5.200 posti a sedere), ma che non sia un luogo simbolico aperto qualche ora ogni quindici giorni. L’Arena potrà ospitare ogni tipo di evento, dalle convention aziendali agli incontri di tennis; dai concerti musicali ad eventi fieristici. In quest’ottica ha un valore fondamentale l’ingresso di ASM Global, società americana specializzata nel settore e capace quindi di rendere sostenibile il progetto anche da un punto di vista economico.

A guidare Cantù Nex c’è Sergio Paparelli, presidente di un gruppo di 21 soci e con un Consiglio di amministrazione di nove membri. « Credo che Cantù Next sia un esempio virtuoso di come fare rete tra imprenditori in vista di un obiettivo comune. Non è una cosa semplice da realizzare, credo che sul nostro territorio non sia accaduto nemmeno troppe volte, ma che 21 imprenditori di importanti realtà di Cantù, della Provincia di Como e non solo (visto che abbiamo soci di Milano e Monza- Brianza). si siano uniti per la realizzazione di una nuova casa della Pallacanestro Cantù è veramente qualcosa di unico. Siamo partiti inizialmente in 12 e poi siamo diventati 18 e quindi 21. Non abbiamo mai voluto aumentare quel numero nonostante le richieste di entrare in Cantù Next, soprattutto nell’ultimo periodo, fossero numerose e costanti. Lo abbiamo fatto sia per ragioni organizzative, ma anche per una sorta di rispetto nei confronti di chi nel progetto ha creduto sin dall’inizio e non ha atteso il via libera del Consiglio Comunale o l’affidamento dell’opera. Abbiamo preferito compiere un aumento di capitale pur di mantenere la compagine invariata».

Andrea Mauri è invece l’amministratore delegato di Cantù Arena spa. «La crescita di Cantù Next ha seguito di pari passo lo sviluppo dell’idea della nuova Arena di Cantù, che è passata dall’essere la casa della Pallacanestro Cantù a diventare una vera e propria piattaforma di aggregazione sociale, che ospiterà una serie di iniziative differenti e sarà destinata a cambiare l’aspetto della città. Credo che la spinta decisiva sia arrivata in primo luogo dall’Istituto per il Credito Sportivo, che ha svolto un ruolo di consulenza fondamentale, e da tutti i partner che ha coinvolto in questo cammino. E’ però indubbio che l’ingresso di ASM Global sia stato qualcosa di rivoluzionario perché, già a livello progettuale, la compagnia americana ha ribaltato l’impianto originario avendo come obiettivo ultimo la multidisciplinarità e l’ospitalità. Oltre all’aggiornamento del progetto, ASM ha portato una mentalità e un approccio del tutto nuovo, che si è sposato perfettamente con le politiche industriali che Cantù Next stava portando avanti da ormai 4 anni. Sintetizzando al massimo il concetto, la gestione dell’arena si fonderà su un modello virtuoso che garantirà un utilizzo continuo e promiscuo degli spazi. Quindi non si può non tenere conto che Pallacanestro Cantù organizzerà una ventina di partite all’anno contro i 50 eventi garantiti da Asm Global. Insomma l’Arena sarà occupata per il 20% delle ore dal basket mentre per tutto il resto del tempo sarà dedicata a differenti attività».

Un’Arena 3.0, si potrebbe anche aggiungere visto che nasce tecnologicamente avanzata. «Una struttura che avrà un modello di intrattenimento dedicato ai più giovani con 5G, nuove attivazione di fan engagement, giochi virtuali, ma soprattutto il vero elemento che caratterizzerà l’arena sarà la tecnologizzazione dei servizi e delle aree hospitality. Oggi credo sia difficile in poche righe spiegare di cosa parliamo. Oltre al comprensibile scettiscismo legato all’affaire palasport in città, dobbiamo considerare il fatto che per il basket italiano, ma in parte anche per lo sport italiano, sarà qualcosa di inedito. Un passo in avanti in un futuro sempre più tecnologico dove l’evento, che sia sportivo o di altro genere, sarà il fulcro di una serie di differenti iniziative di contorno. Anche al nostro interno ormai da due anni abbiamo iniziato dei percorsi di formazione per il nostro management per selezionare una struttura che sia perfettamente preparata alla fine del periodo di pre-opening che durerà circa 2 anni. Anche questo è un compito che stiamo svolgendo in completa sintonia con ASM Global e da qui derivano i viaggi che i soci di Cantù Next hanno intrapreso alla scoperta di differenti modelli di gestione di Arene ed eventi. Rimane in me, comunque, la convinzione che comprenderemo perfettamente le potenzialità della nuova Arena solamente quando assisteremo alla prima partita al suo interno. Oggi è ancora difficile trasmettere al mondo esterno l’impatto che avrà una struttura del genere sulla città e sul Club (Pallacanestro Cantù)».

Un percorso partito da lontano. «Penso che, crescendo, Cantù Next abbia sviluppato un suo percorso. Inizialmente quello che univa i soci di Cantù Next era la passione per la pallacanestro. L’evolversi del progetto ha portato all’ingresso di nuovo soci, e di nuovi partner industriali. Questo cammino ha apportato sensibilità e competenze differenti, allargando anche gli interessi e l’ambizione di giocare un ruolo importante nel territorio, perché ora, a legare le persone che compongono Cantù Next è proprio la cura e l’amore per il territorio in cui vivono e in cui hanno le loro attività. Questo è il vero motore della nostra iniziativa e per questo Cantù Next sta sviluppando altri progetti, sempre mantenendo una particolare attenzione per lo sport e per i giovani. Credo che si possano aprire opportunità interessanti che vadano oltre l’Arena ed è indubbia la nostra volontà di essere un soggetto attivo in queste dinamiche per poter essere nei prossimi anni un motore per lo sviluppo economico e sociale del territorio».

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