Strada in ricordo di Teresa Lanfranconi: già 70 firme per la via vicina al Monnet

Mariano Questa è la richiesta del comitato che ricorda la studentessa uccisa vent’anni fa. Il cugino: «Monito per tutti sul tema della violenza». Il preside Di Gregorio sostiene l’iniziativa

Una strada che ricordi Teresa Lanfranconi. Questa è la richiesta del comitato “Gli occhi blu di Teresa” che ha raccolto una settantina di firme per sostenere l’intitolazione della nuova via realizzata intorno all’istituto superiore “Jean Monnet” alla ragazza consegnata alla memoria collettiva nel ritratto di giovane studentessa della scuola di Mariano.

«E’ una proposta che vaglieremo» ha commentato il vicesindaco Andrea Ballabio il giorno dopo le premiazioni del concorso fotografico indetto dal gruppo nato per coltivare il ricordo della sedicenne a vent’anni dal suo omicidio.

Un simbolo

A confermare la raccolta di firme sono gli stessi referenti del comitato “Gli occhi blu di Teresa” nato grazie al supporto dell’associazione Fenice-Asp di Cermenate. «Abbiamo raccolto una settantina di firme durante l’evento, ora porteremo i fogli per proseguire con la raccolta al Monnet» spiega Alessio Cappellini, cugino di Teresa. «Pensiamo di arrivare a cento, centoventi firme per poi presentare la richiesta in municipio a nome di mia mamma che ci teneva dopo il ballottaggio finito a favore di Songia per intitolare la via dove morì mia cugina».

Oggi amici e parenti riuniti sotto il nome del gruppo ritentano questa strada per mantenere viva la memoria della ragazza di cui ogni cittadino ricorda il sorriso reso eterno dallo scatto che l’ha consegnata alla memoria della comunità nell’immagine di una sedicenne con gli occhi azzurri, prima che si chiudessero sul mondo troppo presto, strappata alla vita nel 2013 da un ragazzo poco più grande di lei. «Le vie ora possono essere accompagnate dal Qrcode che rimanda alla storia: la vicenda di mia cugina può così diventare un monito per tutti sul tema della violenza che sfocia in situazioni drammatiche, causa di sofferenza estrema».

«La strada è senza nome e un’intitolazione va trovata. A me piacerebbe l’idea perché ricorda una persona che rappresenta molto per i cittadini in una via a servizio della scuola che frequentava e davanti a dove abitava allora» ha commentato Filippo Di Gregorio, il preside del Monnet. «Poi sarà ovviamente il Comune a decidere – rimarca Di Gregorio – Intanto prosegue il concorso letterario promosso dal comitato nel nostro istituto coinvolgendo gli alunni del triennio. Le premiazioni avverranno l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie».

La petizione poi in Comune

La raccolta firme verrà poi depositata in Comune. «Non è l’unica richiesta ma la valuteremo con attenzione» ha spiegato il vicesindaco Ballabio il giorno dopo aver preso parte alle premiazioni del concorso fotografico che si sono svolte nella sala civica di piazza Roma. «Purtroppo oggi la violenza sulle donne è all’ordine del giorno, questo è tema che abbiamo affrontato durante l’evento» ha proseguito il vicesindaco che, come tutti, si è confrontato con una delle pagine più tragiche della cronaca locale, mai dimenticata.

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