Abbondino d’Oro al Rugby Como. Premiati al Sociale «solidarietà, rispetto e amicizia»

Città Una cinquantina gli atleti presenti nel pubblico e circa duecento persone in platea per assistere alla consegna della benemerenza civica. Qui foto e video

A spiegare le ragioni dell’assegnazione dell’Abbondino d’oro al Rugby Como è stato il presidente della commissione civica benemerenze, Carlo Mantero, sul palco del Teatro Sociale nella mattina di sabato 27 aprile. «Il rugby è uno sport che va oltre la competizione sul campo, è un gioco di squadra che insegna valori fondamentali come rispetto, lealtà, disciplina e solidarietà. Il rugby Como ha promosso questi valori trai i suoi membri e ha contribuito a formare giovani atleti non solo fisicamente ma anche moralmente. Grazie a questa associazione molti giovani hanno avuto la possibilità di creare amicizie, sviluppare le proprie abilità e entrare a far parte di una grande famiglia. In sostanza oggi celebriamo non solo il Rugby Como, ma l’essenza stessa dello sport».

L’Abbondino, infatti, premia quei cittadini che in qualsiasi modo abbiano giovato a Como, sia rendendone più alto il prestigio attraverso il loro impegno e talento, sia mettendosi a servizio delle istituzioni con dedizione e senza ritorno personale. La civica benemerenza è costituita da un diploma e da una medaglia, che insieme formano l’attestato di civica benemerenza.

Circa una cinquantina gli atleti presenti oggi al Sociale, dai più piccoli, che sono saliti di persona sul palco per ritirare dalle mani del sindaco di Como Alessandro Rapinese la benemerenza civica, ai più grandi che hanno riempito le prime file della platea del Sociale con il colore viola delle divise del Rugby Como Asd. Ma i tesserati della società sportiva in totale ammontano a quasi 300, come ha ricordato anche il sindaco Rapinese che aprendo le danze della cerimonia di consegna dell’Abbondino d’oro accompagnando il pubblico in un “viaggio” tra i soprannomi di alcuni dei giocatori che fanno parte della grande famiglia del Rugby Como.

Presente, naturalmente, anche il presidente dell’associazione sportiva, Michele Cerbo, seguito dal presidente della federazione italiana di rugby, Marzio Innocenti, e dal presidente del comitato lombardo di rugby, Maurizio Vancini. A seguire ha preso la parola anche Giacomo Bagnasco, primo presidente della società sportiva, che ha ricordato i difficili inizi della storia del Rugby Como e gli attuali successi di quegli atleti che, partiti dal nostro territorio, hanno oggi raggiunto i vertici del movimento agonistico, come Davide Ruggeri e Maria Magatti.

«In questo caso, l’apprezzamento che è stato dimostrato al Rugby Como lo dobbiamo estendere a tutte le società sportive che nella nostra città, ma anche in tutta Italia, ogni fine settimana mandano in campo, in piscina, in palestra e nei palazzetti dello sport centinaia di migliaia di ragazzi, ragazze, bambini e giovani».

In mezzo al pubblico erano presenti le autorità, l’intera giunta comunale, l’assessore regionale Fermi, i consiglieri regionali Angelo Orsenigo e Anna Dotti, insieme al presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, con il prefetto Andrea Polichetti, il questore Marco Calì e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

La consegna della benemerenza civica è stata accompagnata dalla musica del coro Nota su Nota, che si è esibito in diversi momenti della cerimonia e anche durante il passaggio del diploma e della medaglia dalle mani del sindaco Rapinese a quelle dei giovanissimi atleti della Rugby Como, sulle note di “We are the champions”.

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