Musei, giardini, monete d’oro e arena: il Comune di Como punta ai fondi Cariplo

Progetti Presentato il piano da 15,6 milioni che concorrerà all’assegnazione dei contributi. Rapinese: «Migliaia di turisti ogni weekend ma la nostra vocazione culturale è inespressa»

Per il rilancio dei musei e della cultura pronto un piano da 15,6 milioni di euro.

Attorno a piazza Medaglie d’oro l’amministrazione comunale non vuole soltanto riaprire il museo Giovio e sistemare palazzo Olginati e palazzo Lucini, ma fare di via Balestra una caffetteria con una arena all’aperto, riaprire i giardini sopra alle mura medioevali, inaugurare la mostra delle monete nell’ex chiesetta delle Orfanelle, intervenire sulla torre San Vitale, unendo tutta l’offerta culturale cittadina. Il progetto costa in totale 15,6 milioni di euro, di questi 7,6 vengono messi sul piatto dal Comune, mentre altri cinque dovrebbero arrivare dal bando emblematico della Fondazione Cariplo che offre anche la possibilità di utilizzare altri tre milioni riconosciuti invece dalla Regione.

«Vogliamo dare un futuro ad un pezzo importante della città – ha detto il sindaco Alessandro Rapinese ieri mattina in conferenza stampa – Oggi Como attrae migliaia di turisti ogni weekend, ma la vocazione culturale resta inespressa. I musei attorno a quella piazza sono stati per anni abbandonati. Noi invece ci abbiamo creduto da subito stanziando a inizio mandato ben cinque milioni di euro. Con Cariplo vogliamo affrontare una sfida ancora più ambiziosa, davvero emblematica».

Secondo Rapinese oggi il Comune è capace di mettere a cantiere tutte le risorse, rispettando tempi che prima invece venivano disattesi. Basti pensare al bando emblematico di dieci anni fa per riqualificare Villa Olmo, rimasto a lungo sulla carta.

Il sostegno di tanti

L’assessore alla Cultura Enrico Colombo ha invece voluto rimarcare che questo progetto può contare sul sostegno di tantissimi attori. Ad esempio, tra i tanti, la Diocesi di Como interessata in particolare al suo futuro museo e al duomo, altro monumento preso d’assalto dai turisti. La Camera di Commercio, associazioni di categoria come Confcommercio, Cna, Cdo, Ance, scuole e università come Insubria, Politecnico, la Cattolica e la Normale, i Comuni di Lecco, Sondrio, San Fermo. L’elenco è molto più lungo e comprende l’Asst Lariana, gli Uffizi, il Sociale e gli Ordini degli architetti e degli ingegneri.

«Metteremo a rete tutta l’offerta culturale cittadina – così Colombo – per offrire ai turisti e ai comaschi non solo le bellezze del lago, ma la nostra storia da raccontare». Il progetto conta tre diversi lotti su tre annualità. Tra le novità un ingresso unico da palazzo Olginati e non più dal cortile del ninfeo di palazzo Giovio, ma anche una biblioteca al terzo piano. «L’obiettivo più immediato è riaprire i musei – ha spiegato Luca Noseda, dirigente alle Opere pubbliche – Quindi passo a passo mettere mano a tutto il comparto attorno a Medaglie d’Oro che è una fetta importante della città».

Punto fermo

Il nuovo polo museale è un punto fermo dell’amministrazione, dalla quale sindaco e assessori comunque non hanno intenzione di tornare indietro. Speranzosi che la Fondazione Cariplo entro l’anno voglia premiare questo progetto. Nella conferenza di ieri (presenti anche l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni, Veronica Vittani responsabile dei musei civici, Stefano Della Torre, docente del Politecnico di Milano e ora consulente del Comune e Fulvio Anzaldo, presidente del consiglio comunale) non sono stati fatti riferimenti agli altri progetti in corsa per aggiudicarsi le risorse di Fondazione Cariplo.

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