Locatelli sul caso Vannacci: «L’inclusione scolastica è legge»

La polemica Il ministro leghista per le Disabilità e la vicenda delle classi separate: «Tante speculazioni. Sul tema il nostro Paese è un modello, anche in Europa»

Cita le norme italiane e dell’Onu sull’inclusione scolastica il ministro per le Disabilità, la comasca Alessandra Locatelli per rispondere a una precisa domanda - che poi ha pubblicato sul suo profilo Instagram - per commentare le parole di Roberto Vannacci - il generale autore del libro “Il mondo al contrario” ora candidato alle Europee dalla Lega - sulle classi separate per disabili. In un’intervista a “La Stampa” dei giorni scorsi Vannacci aveva auspicato una scuola dove «si mettono insieme le persone con prestazioni simili». E ancora: «Un disabile, però, non lo metterei certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico». Lo stesso Vannacci - contestato anche dal ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti - ha poi detto di essere stato «frainteso».

«Il mio lavoro parla da solo»

Locatelli, dopo essere stata in silenzio, ha risposto al Tgr dicendo: «Intanto credo che chi ha parlato abbia poi chiarito quale era il suo pensiero e ci sono state anche le dichiarazioni del ministro e nostro segretario federale Matteo Salvini. Penso che parli da solo il lavoro che stiamo, che sto facendo io e portando avanti con tanto impegno la Lega e questo Governo. In Italia ci sono delle norme sulla inclusione scolastica che io ogni giorno non manco di dire che sono di ispirazione e di modello per tanti altri Paesi, Paesi europei e del resto del mondo: quindi noi ci ispiriamo a questo principio che è contenuto nella convenzione Onu, che ogni tanto qualcuno si dimentica che anche quella è legge nel nostro Paese». Concetti che ha ribadito anche ieri da Foligno, dove è tornata nuovamente sul caso: «Ognuno -le sue parole - ha il diritto di esprimersi come vuole, ma penso che su questa polemica ci siano state tante speculazioni. Credo che il generale Vannacci abbia avuto modo di chiarire meglio la sua posizione, ma ho anche espresso quale è la nostra posizione in Italia, anche della Lega e mia, sul tema dell’inclusione scolastica. Non ci sono dubbi, ne parlo ogni volta. Voi sapete quanto io ci tenga e quanto sia importante che tutti insieme si lavori anche per diffondere il modello di inclusione italiano che deve sì migliorarsi su molti aspetti, ma ricordiamo che l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa che ha una legge sull’inclusione scolastica, mentre altri Paesi hanno esempio ancora le classi separate».

«Non si dà spazio a ciò che conta»

Il ministro Locatelli nelle scorse ore si è detta «dispiaciuta» poiché si sta «dedicando tanto tempo a una polemica». «C’è molto lavoro da fare - ha commentato- lo dimostra il fatto che in questi giorni, sulla stampa e sui social, abbiano ottenuto più spazio battibecchi e polemiche piuttosto che la notizia dell’approvazione del decreto sul Progetto di Vita, che rivoluzionerà davvero la presa in carico della persona con disabilità e che determina un punto di svolta e di civiltà per il nostro Paese che vuole dare alle persone con disabilità e alle loro famiglie un futuro migliore e maggiori opportunità, passando da un approccio legato all’assistenzialismo, ad una maggiore inclusione e alla valorizzazione d talenti e competenze di ogni persona».

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