Sorpresa, Asf ha 4,5 milioni di utili
Ma non aveva i bus per gli studenti

Nonostante la perdita di 600mila euro e il crollo dei biglietti, il bilancio è in attivo - La società: «Niente distribuzione dei dividendi, useremo i soldi per far fronte alle necessità»

I soldi? Non mancano. I bus per gli studenti invece…

Ieri, l’assemblea dei soci di Asf Autolinee ha approvato il bilancio per l’esercizio 2020. Il dato è positivo: l’utile netto è di 4,5 milioni di euro (erano 5,1 l’anno precedente) con una perdita di 600mila euro rispetto al 2019. Comunque una bella notizia, in un anno, il più complicato del dopoguerra, in cui però sarebbe stato utile potenziare in misura maggiore, e fin da settembre, le corse scolastiche, rinunciando magari anche a una parte di quegli utili per garantire un servizio pubblico essenziale qual è riportare gli studenti a scuola.

«Per garantire le risorse finanziarie - tiene però a precisare in una nota l’azienda - necessarie per far fronte a tutte le necessità che dovessero emergere nell’evoluzione del contesto condizionato dalla pandemia, i soci hanno deliberato di non distribuire dividendi sull’utile d’esercizio».

È giusto ricordare che, dopo la firma dell’accordo in Prefettura, dal 25 gennaio sono state introdotte 150 corse in più, urbane ed extra urbane. Da lunedì, inoltre, la società aumenterà l’attuale offerta con l’aggiunta di oltre 20 corse, «raggiungendo il massimo livello di volume di produzione di servizi mai raggiunto». La polemica, sollevata dal mondo della scuola, era nata perché molti chiedevano di procedere fin da subito a un incremento delle corse, senza aspettare tre mesi.

Ora, stando a quanto deciso durante la riunione del tavolo di coordinamento della Prefettura, se sarà necessario si introdurranno corse aggiuntive, in particolare quelle con il coefficiente di riempimento vicino al 50% (la programmazione delle corse dipende dall’Agenzia del Trasporto pubblico locale).

Guardando i dati, i ricavi derivanti dalla vendita di titoli di viaggio, in conseguenza degli effetti causati dall’emergenza sanitaria, si sono dimezzati rispetto all’esercizio precedente, passando da 18 milioni a 8,6 milioni.

«A parziale ristoro di questa perdita – si legge nella nota - il legislatore è intervenuto assegnando risorse per circa 2,7 milioni oltre a riconoscere il corrispettivo contrattualmente previsto». Sul fronte delle spese, il totale dei costi della produzione dell’esercizio è risultato pari a 37,8 milioni rispetto a 44,7 milioni dell’esercizio precedente, con un risparmio complessivo dovuto a inferiori costi industriali (gasolio, ricambi, assicurazioni) e a una minore incidenza dei costi del personale, in considerazione del fatto che, per far fronte alle riduzioni del servizio attuate nella prima fase dell’emergenza, la società ha potuto beneficiare dell’effetto positivo della fruizione delle ferie e del ricorso al fondo bilaterale di solidarietà.

La maggioranza di Asf Autolinee è in mano agli enti pubblici. Quasi il 51% del capitale sociale è di proprietà di Spt Holding Spa che a sua volta ha il Comune di Como come socio di maggioranza relativa, seguito dalla Provincia e poi da Ctp Trasporti (altra società interamente pubblica, con quote distribuite tra i vari comuni lariani). Il restante 49% è invece di proprietà della srl Omnibus Partecipazioni, società per la metà detenuta da Arriva Italia srl e da Fnm.

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