Torno, slitta a fine maggio la riapertura del molo

Navigazione L’annuncio dell’Autorità di Bacino del Lario dopo una riunione con gli amministratori

Slitta ancora - e di circa tre settimane - la riapertura dello scalo della Navigazione nel comune di Torno. Lo annuncia una nota dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori.

La decisione, viene precisato a questo proposito, è stata presa dopo l’incontro avvenuto il 3 maggio scorso presso il municipio di Torno. Finalizzato all’analisi dello stato di avanzamento delle attività, vi hanno partecipato, oltre agli amministratori del comune di Torno e ai tecnici dell’Autorità di Bacino, anche i rappresentanti della Navigazione Laghi e della ditta appaltatrice dei lavori. «Nell’occasione - spiega l’Autorità di Bacino - sono state evidenziate alcune difficoltà incontrate nella prima fase dei lavori e illustrate le conseguenti soluzioni adottate per il superamento delle stesse».

Non è stata soltanto una questione di maltempo. «Oltre ai rallentamenti causati dalle condizioni meteo avverse, è emersa la necessità di realizzare il consolidamento e la bonifica di alcuni depositi di frana subacquea, che altrimenti avrebbero compromesso la stabilità dei pali di sostegno del nuovo pontile, se non adeguatamente sistemati».

Di qui la decisione di portare avanti i lavori e di calendarizzare la riapertura dello scalo per il prossimo 31 maggio. Sperando che sia la volta buona, naturalmente. «Auspichiamo infatti che da qui a tale data le condizioni meteorologiche si mantengano sufficientemente buone, senza determinare ulteriori disagi ai lavori in atto».

Come detto l’apertura dello scalo di Torno, i cui lavori erano cominciati in concomitanza con quelli di Bellagio il 6 novembre scorso, era stata inizialmente fissata per il 10 maggio. Poi, alla fine di marzo, era arrivata la decisione del rinvio. «Registriamo un mese di ritardo sul cronoprogramma complessivo delle opere - aveva detto nella circostanza il sindaco Rino Malacrida - Il pontile non avrebbe comunque riaperto per Pasqua. Se devo imputare una colpa specifica, la attribuisco senza ombra di dubbio alla burocrazia che sta affossando i Comuni, a cominciare da quelli più piccoli. Questi lavori necessari, anzi fondamentali visto che il pontile era parecchio ammalorato hanno vissuto purtroppo parecchie traversie, a cominciare dalle tre gare andate deserte. Poi finalmente, a fronte di un aumento dei costi delle materie prime, siamo riusciti ad avere un confronto con la Regione e a rimodulare il bando, così da poter assegnare i lavori».

L’obiettivo, a questo punto, è quello di riuscire a dotare lo scalo di Torno di una struttura moderna e sempre più in linea con le necessità che arrivano dai turisti e dai residenti. Un po’ quanto avvenuto con il pontile di Bellagio, che ha riaperto dopo sei mesi di lavori ed è tornato ad essere un punto di riferimento nel panorama turistico del Lario.

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