Uno si finge tecnico, l’altro vigile. Ma l’anziana non cade nel tranello

Olgiate Comasco L’episodio in via Segantini: avevano citofonato con la scusa di un controllo al contatore. Poi hanno detto che c’era odore di gas. La donna non li ha fatti entrare in casa e sono fuggiti

Falso tecnico dell’acqua e finto vigile, ennesimo tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Stavolta il raggiro fortunatamente non è andato a segno grazie alla pronta reazione della mancata vittima.

L’episodio in pieno giorno (al mattino) in via Segantini a opera di due truffatori entrati in azione in tempi diversi. L’esca è stata lanciata da un falso addetto dell’acquedotto, che ha avvicinato la pensionata al proprio domicilio. Le ha citofonato con la scusa di dover controllare il contatore dell’acqua. L’anziana, sull’ottantina, non si è scomposta più di tanto, lasciandolo rigorosamente fuori dal cancello. Le ha risposto di effettuare pure la verifica al contatore, posizionato all’esterno dell’abitazione, chiarendo fin da subito che lei non avrebbe fatto entrare alcuno in casa.

La ricostruzione

Di fronte a tanta risolutezza il falso tecnico, nel tentativo di conquistare la fiducia della diffidente nonnina, ha cercato di rendere più realistica e “ufficiale” la richiesta di accesso in casa, mostrando che era accompagnato da un agente di polizia locale. Sulla scena si è palesato un secondo uomo, con indosso una divisa da vigile. Anche questo non ha scalfito la granitica prudenza della pensionata, rimasta sulla sua posizione anche quando i due delinquenti – dopo aver armeggiato un po’ sul contatore - hanno cercato di fare leva sulla paura, giocando la carta di possibili rischi connessi a una fantomatica contaminazione di alcune condutture d’acqua in seguito a una fuga di gas nella zona.

A quel punto, infatti, dal semplice controllo del contatore dell’acqua il sedicente tecnico è passato alla segnalazione di una possibile fuga di gas.

Ha incalzato la pensionata dicendole che c’era odore di gas, lasciando intendere che fosse necessario effettuare una verifica all’interno dell’abitazione per scongiurare il pericolo di esplosione. L’anziana con fermezza è rimasta sulle sue, senza assecondare le richieste di accesso in casa e alla fine i due truffatori hanno desistito e si sono allontanati senza raggiungere il loro scopo.

La denuncia alla polizia locale

La signora ha subito avvisato la polizia locale, come conferma il comandante Valeria Giudici: «Ha chiamato il nostro comando e ha parlato direttamente con me. Mi ha spiegato la dinamica della tentata truffa, in cui per fortuna non è caduta. Ho subito inviato sul posto la pattuglia disponibile, che ha provveduto a fare alcuni giri sia in via Segantini che nell’isolato, ma ormai i due truffatori si erano già dati alla fuga. La signora mi ha riferito che era la seconda volta che subiva un tentativo di raggiro. Le ho ribadito la raccomandazione, che naturalmente vale per tutti coloro che dovessero essere avvicinati da sedicenti tecnici di pubblici servizi, vigili o finti carabinieri, di non fare entrare in casa sconosciuti anche se si presentano come inviati del Comune o forze dell’ordine. Nel dubbio chiamare il nostro ufficio qualora qualcuno si spacciasse per vigile. Più in generale, in caso di sospetti, contattare la polizia locale (se in orario di servizio), o il 112».

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