Nella prevenzione del melanoma è importante il controllo dei nei: occhio a scottature e raggi solari

Cura Tra i fattori di rischio anche il tipo di pelle e di capelli. Ma non si tratta solo di melanomi: le forme tumorali cutanee sono diverse

«Ogni anno vengono fatte nel mondo più diagnosi di tumori della pelle, che di tutte le altre neoplasie. Questo dato impressionante è legato a più fattori, ma anche alla maggior sopravvivenza dei pazienti con tumore cutaneo rispetto ad altre neoplasie. Si può parlare di situazione pandemica ma a mortalità limitata». Roberto Regazzini, dermatologo dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba, riporta i dati diffusi nel mondo relativi a queste problematiche, ricordando come la diagnosi precoce sia la strategia fondamentale per il trattamento di questi tumori, in primis il melanoma.

Diverse forme tumorali interessano la cute

«È utile precisare – aggiunge lo specialista – che oltre al melanoma esistono anche altre forme tumorali che interessano la cute, la maggior parte delle quali però è a malignità locale, quindi, creano un danno laddove insorgono ma non tutti hanno capacità metastatiche».

Oltre al melanoma, i carcinomi – o epiteliomi – cutanei, comprendono i carcinomi basocellulari, che non metastatizzando quasi mai hanno quindi una malignità “locale”, e quelli spinocellulari, fortunatamente più rari, perché possono andare incontro a disseminazione metastatica se diagnosticati e trattati tardivamente. «I melanomi – prosegue Regazzini – rappresentano circa il 5-10% di tutti i tumori della pelle, ma quello che allarma è l’andamento se pensiamo che nel 2020 ci sono stati 325mila casi nel mondo registrati e le proiezioni per il 2040 parlano di 510 mila casi». Come sottolinea lo specialista per molto tempo la pelle è stata presa in considerazione come un elemento di protezione degli organi interni, ma non è così così. La pelle è un organo complesso, è l’organo più grande del corpo umano. Basti pensare che in un centimetro quadrato di pelle lavorano circa 4 milioni di cellule. Ecco perché è fondamentale prendersene cura. «Si stima che il 99% dei melanomi – dice ancora lo specialista – può essere trattato se diagnosticato in tempo. Oggi abbiamo a disposizione strumenti sempre più sofisticati che ci consentono una diagnosi attenta».

Per la diagnosi del melanoma si usa il dermatoscopio

La diagnosi si effettua attraverso la visita medica. Lo specialista si avvale del dermatoscopio, uno specifico strumento simile ad una lente di ingrandimento che analizza le lesioni cutanee e che consente di favorire il riconoscimento di eventuali forme maligne. Oggi esistono modelli di dermatoscopio sempre più sofisticati, così come software che consentono l’analisi cromatica del neo. Il controllo periodico dei nei è fondamentale in termini di prevenzione. Per altre forme tumorali della pelle, in presenza di lesioni che non si risolvono nel giro di quattro settimane, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista.

Ecco i fattori di rischio

Per quanto riguarda i fattori di rischio ci sono i lettini abbronzanti, le scottature, il tipo di pelle e di capelli, l’esposizione non protetta ai raggi Uva e Uvb la genetica, il numero di nei (oltre 50) e i trapianti d’organo in quanto i pazienti sono sottoposti a immunoterapie importanti, ma anche infezioni da Papilloma Virus e l’esposizione a alcuni prodotti contaminanti. «Alcuni di questi fattori – precisa Regazzini – sono modificabili, come ad esempio l’esposizione al sole. Eppure, ancora oggi, nonostante gli appelli degli esperti, ancora molte persone prendono il sole senza filtri solari o in modo eccessivo». Il termine “tanoressia” sta a indicare la compulsione ad esporsi esageratamente ai raggi solari. È considerata una dispercezione corporea legata ad un disordine psichico.

Alcuni studi farmacoepidemiologici hanno evidenziato un aumento di rischio di tumore cutaneo non melanoma (carcinoma a cellule basali, carcinoma a cellule squamose) per le persone che assumono idroclorotiazide, un diuretico utilizzato nel trattamento di alcune patologie come l’ipertensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA