La mielopatia cervicale: inizia con l’intorpidimento di gambe e braccia. Ecco come riconoscere i sintomi

La malattia Se diagnosticata in tempo può essere trattata chirurgicamente. Nei casi più gravi può determinare paralisi ai quattro arti e disturbi sfinterici

Intorpidimento delle mani, dolore al collo, progressiva rigidità di tutti gli arti. Sono alcuni dei sintomi causati dalla mielopatia cervicale degenerativa, una malattia che se diagnosticata precocemente e trattata chirurgicamente vede rallentare i suoi effetti.

«La colonna cervicale – spiega Silvio Bellocchi, direttore dell’unità operativa complessa di Neurochirurgia di Asst Lariana - è il primo tratto della colonna spinale, corrispondente al collo. Si compone di sette vertebre, denominate appunto vertebre cervicali, numerate da C1 a C7. È costituita da un insieme di ossa e legamenti che circondano e proteggono il tessuto nervoso, il midollo, struttura delicatissima e deputata alla trasmissione dei movimenti e della sensibilità agli arti, gambe e braccia».

Sintomi subdoli

Un danno al midollo cervicale, come sottolinea lo specialista, è una condizione estremamente grave che determina in una persona dolore, progressiva rigidità ai quattro arti, disturbi sfinterici, perdita di autonomia e conseguenti ricadute a livello sociale e psicologico. «Comunemente – prosegue il medico - si pensa che la principale causa di danno al midollo sia l’ernia discale cervicale, spesso di natura traumatica, ad esempio a seguito di un incidente stradale. Al contrario, soprattutto nei pazienti a partire dai 55 anni, la prima responsabile è l’artrosi cervicale, spondilosi di tipo degenerativo». Spesso i sintomi iniziali sono subdoli e possono essere simili a quelle di patologie meno gravi, come ad esempio la sindrome del tunnel carpale.

Per spiegare ciò che comporta la problematica il primario utilizza come esempio il caso di un paziente di età fra i 60 e 70 anni che lamenta un progressivo intorpidimento e difficoltà a coordinare i movimenti delle mani, che è spesso il primo segno della condizione. La persona riferisce anche un impaccio ad eseguire movimenti “fini” con le dita, come allacciarsi i bottoni della camicia e frequenti cadute di oggetti. «Il primo pensiero è che si tratti quindi di un problema al tunnel carpale – aggiunge - si associa tuttavia dolore al collo e progressiva rigidità ai quattro arti, con difficoltà prima a correre e poi anche a camminare. Il paziente continua a svolgere le proprie attività, ma con sempre maggiore impaccio. Nei casi più gravi ed avanzati della malattia compare una paralisi ai quattro arti associata anche a disturbi sfinterici». Una diagnosi precoce, seguita da un trattamento chirurgico altrettanto tempestivo, può migliorare il quadro neurologico e generale e prevenire un successivo peggioramento.

Diagnosi clinica e radiologica

I meccanismi alla base della mielopatia cervicale degenerativa possono essere: di tipo statico e cioè il disco intervertebrale collassa, si schiaccia e tende a protrudere, ossia sporgere in fuori, nel canale spinale, così come l’ispessimento (ipertrofia) del legamento giallo o l’ossificazione del legamento longitudinale, questi elementi determinano il restringimento del canale spinale cervicale e la compressione sul midollo. Oppure può essere di tipo dinamico come, ad esempio, movimenti di flessione o estensione del rachide in presenza di ernie o altre condizioni di stenosi del canale spinale, infine istopatologiche e cioè la compressione meccanica del midollo conduce a modifiche vascolari con ischemia e processi infiammatori del midollo.

«La diagnosi – conclude Bellocchi - è clinica, in base ai sintomi riferiti dal paziente e all’esame obiettivo registrato dal medico, ma anche radiologica. In particolare, la risonanza magnetica è l’esame ideale poiché visualizza sia il midollo, ed eventuali danni, che le radici nervose. A seconda del grado di disabilità, vengono distinti tre gradi di mielopatia e cioè lieve, moderata e grave».

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