-notte

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L'impressione che si ha osservando chi è ricco e potente è che abbia una sola preoccupazione: rimanere in quella posizione il più a lungo possibile. Sentimento non difficile da comprendere, ma che sembra assorbire completamente l'energia di questi pochi, privilegiati individui. Al punto che, non di rado, li porta ad assumere iniziative curiose.
Un esempio, molto recente. I titolari del grande social-network Facebook hanno fatto causa a una simile organizzazione, più piccola, chiamata Teachbook, indirizzata a mettere in contatto chi di professione fa l'insegnante. Facebook contesta l'uso del suffisso “-book”: “E' nostro, dicono: non potete usarlo anche voi”. Ciò che intendono dire è che, mettendo un “-book” alla fine del loro nome, quelli di “Teach” fanno come quei ciclisti che prendono la scia di un avversario e pedalano senza faticare. I responsabili del network per insegnanti replicano che la loro attività è cominciata nel 2007, quando Facebook non era ancora un marchio così potente e universalmente riconosciuto e pertanto non ne hanno ricavato alcun beneficio indiretto.
La causa, capirete, mi interessa a livello personale. Devo capire come muovermi nel caso qualcuno volesse avviare una rubrica il cui titolo finisca con “-notte”. Sembra niente, ma supponete che qualcuno si metta a scrivere ogni giorno sotto il titolo di “vasodanotte”? Dovrei correre da un avvocato! Anche se dovrei forse ammettere che il meschino si è già rovinato abbastanza con le sue mani.

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