A inmitazione, stupido

A inmitazione, stupido

Giorni fa ponevo una questione: il livello di stupidità generale è in crescita o in ribasso? Senza poter compiutamente rispondere, constatavo soltanto come, rispetto al passato, l’idiozia umana è oggi ampiamente documentata da telecamere, webcam e telefoni cellulari i cui obiettivi sono puntati ovunque. Dimenticavo di aggiungere che non sempre si tratta di un fenomeno negativo.
Ecco una notizia Ansa, datata 7 gennaio: «Come nel film horror "The ring", ha chiamato più volte una donna sul suo cellulare simulando una sorta di conto alla rovescia e prospettandole la morte. Successivamente, ai carabinieri di Vergato (Bologna), ha confessato che era solo uno scherzo, fatto chiamando un numero a caso», a imitazione, appunto, del film. «Ma il giovane - prosegue l’Ansa - è stato denunciato per minacce. I carabinieri hanno esaminato i tabulati telefonici del cellulare della vittima, individuando così il numero dal quale erano partite le chiamate».
La stupidità documentata ha pertanto una conseguenza: è rintracciabile e dunque perseguibile. Il che è ottima cosa ma, come temevamo, dimostra trattarsi di una stupidità "più stupida" di quella remota la quale, almeno, poteva ragionevolmente contare su un ampio grado di impunità. E tuttavia offre, se non altro, possibilità un tempo inedite. Al giovane rintracciato che, pieno di timore, ha chiesto ai carabinieri «ma ora mi metterete in prigione?», i militari hanno risposto: «Sì, ma tu fai finta che sia a imitazione del film "Papillon"».

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